Abu Dhabi: la Mercedes monopolizza la seconda fila

Frecce d’argento sempre più seconda forza in campo. Rosberg ed Hamilton possono allungare sulla Ferrari, ma dovranno tenere d’occhio la Lotus, che come passo gara è lì con i migliori.

hamilton-mercedes-2013Le frecce d’argento fanno sul serio, almeno nei confronti di Ferrari e Lotus.

La Mercedes nelle ultime due gare ha rimesso insieme i pezzi giusti, riuscendo nuovamente a riaffacciarsi nelle zone alte della griglia di partenza.

Non è una novità; la W04 è stata una monoposto sempre velocissima sul giro secco. Tantochè – nonostante il dominio bibitaro nel mondiale – soltanto qui ad Abu Dhabi la Red Bull ha superato Stoccarda come numero di pole-position conquistate in stagione.

L’assolo di uno scatenato Webber è valso la nona partenza al palo per Milton Keynes, contro le otto di una Mercedes apparsa comunque in palla.

La squadra diretta dalla triade Brawn-Wolff-Lauda può sfruttare un’occasione decisiva per allungare in classifica sulla Ferrari, quest’ultima quanto mai in crisi su un circuito storicamente avverso e fatale.

“Il secondo posto Costruttori è il nostro obiettivo, ci teniamo, corriamo per questo” urlano in coro Nico Rosberg e Lewis Hamilton, rispettivamente terzo e quarto sulla griglia mediorientale.

Lineare la qualifica di Rosberg, terzo alla fine con il crono di 1.40.419, a mezzo secondo scarso dalle imprendibili Red Bull.

Più travagliata la prova di Hamilton, dal quale forse ci si aspettava un exploit su una pista che l’ha sempre visto molto competitivo. Il funambolico driver inglese si è qualificato in 1.40.501, dovendo però rinunciare a chiudere l’ultimo tentativo a causa di un inopportuno testacoda.

Hamilton ha perso il controllo della sua Mercedes sbandando su un cordolo, nel tratto finale del tracciato. A quanto pare, però, la causa è stata un problema meccanico:

“Non ho commesso errori – ha affermato uno sconsolato Lewis – qualcosa ha ceduto sul lato destro della monoposto. Sono uscito forte dalla chicane, ma quando ho girato ho perso direzionalità. Qualcosa ha ceduto. Questa è una pista dove è difficile fare sorpassi, mi avrebbe fatto piacere partire più avanti”.

Anche se, visto lo strapotere Red Bull, la prima fila per la Mercedes sembrava comunque difficile da agguantare. Ma la faccia triste di Hamilton ai microfoni fa pensare che il pilota avesse un asso nella manica.

Magari potrà sfoderarlo domani; oggi la Mercedes può ritenersi soddisfatta dell’ennesimo passo avanti fatto nella sfida contro Ferrari (8° e 11° in griglia) e Lotus (5° e 7°). Con quest’ultima che sarà verosimilmente una rivale pericolosa sulla distanza di gara.

Rosberg, Hamilton, Raikkonen e Grosjean. Quattro nomi per un podio, al netto delle sempre probabili sfighe “webberiane”. Con la Ferrari più brutta degli ultimi tempi a guardare i rivali diretti con il binocolo.

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