Ferrari, duelli di metà classifica: Alonso 5°, Massa 8°

I ferraristi sono autori di una gara grintosa nel GP di Abu Dhabi, ma chiudono lontani dai vertici. Alonso risale al 5° posto, Felipe Massa incappa in un errore di strategia ed in una seconda sosta molto lenta: è 8°.

GP ABU DHABI  - 01/11/2013 © FOTO STUDIO COLOMBO X FERRARINella domenica di Yas Marina, le Ferrari regalano movimento ad una gara per il resto un po’ statica, duellando a distanza ravvicinata tra loro, con Lewis Hamilton e con altri piloti. Nessuna lotta per le posizioni di rilievo, comunque, e le F138 chiudono ben lontane dal podio: Alonso stringe i denti ed è 5°, anche se può dirsi soddisfatto della propria rimonta e del fatto che, grazie al ritiro di Raikkonen ed al faticoso weekend di Hamilton, il secondo posto resta nelle sue mani. Il risultato è rimasto sub judice al termine della corsa per un sorpasso fuori pista ai danni di Vergne, ma i commissari hanno deciso di confermare il suo 5° posto. Massa, nonostante un’ottima gara ed un mirabile sorpasso su Lewis Hamilton, paga un secondo stint più lento di quello del compagno di squadra ed una strategia peggiore: è costretto ad accontentarsi dell’ottava posizione, alle spalle sia del compagno di squadra che del pilota Mercedes, e perdendo peraltro una piazza rispetto alla griglia di partenza.

Felipe Massa finisce largo alla prima curva ma riesce comunque a mantenere la settima posizione, resistendo al tentativo di sorpasso di Perez nella curva successiva, mentre lo scatto di Fernando Alonso – che ha scelto di partire su PZero Soft come gli altri piloti della top ten – gli permette di risalire in nona piazza. Lo spagnolo supera il messicano della McLaren e si fa poi vedere negli specchietti del compagno di squadra. Massa inizia comunque ad accumulare decimi di vantaggio sul Vicecampione, che al quinto giro esce dal raggio di azione del DRS.

I ferraristi risalgono la classifica grazie alle soste dei rivali, fino a ritrovarsi in seconda e terza posizione. Smedley incita Massa a mantenere il ritmo e lo avverte di un certo degrado sulle Pirelli del compagno di squadra. Alonso infatti è il primo dei due a fermarsi, alla 17esima tornata, rientrando alle spalle di Sergio Perez in 14esima posizione. Un passo indietro quindi per l’asturiano, ma la Scuderia spera probabilmente di avere la meglio alla fine della corsa, allungando al massimo gli stint rispetto agli avversari e azzardando forse addirittura la strategia ad un’unica sosta. Pit stop ritardato infatti anche per Massa, che rientra al 19° giro, e torna in pista in ottava posizione, per una manciata di decimi alle spalle di Lewis Hamilton, fino a quel momento rallentato dalla Sauber di Gutierrez.

Alonso intanto risale la china grazie alle soste di alcuni rivali, e si prende in pista due posizioni superando Perez e Bottas: l’asturiano ha messo il turbo, e guadagnata la nona posizione si avvicina rapidamente a Hulkenberg e a Massa, guadagnando anche oltre un secondo sul tedesco. Proprio in quel momento, Massa tira fuori una grinta troppo spesso lasciata nel dimenticatoio ed alla sesta curva del 25° giro sorprende Lewis Hamilton, impegnato in un duello con Sutil: Il brasiliano si infila all’interno e ad Hamilton non resta altro da fare che farsi da parte. Al giro successivo Massa sorpassa anche Sutil, guadagnando la quinta posizione, mentre Alonso sale in ottava liberandosi di Hulkenberg dopo un primo tentativo in cui il tedesco era riuscito ad avere la meglio. La Force India di Sutil, nel frattempo superata da Hamilton, è la successiva vittima del Vicecampione, e l’anglocaraibico, rientrando ai box, gli lascia la sesta piazza.

Alonso in questa fase sulle gomme medie è molto più rapido di Massa, e guadagna ben oltre mezzo secondo al giro. Alla tornata 34, così, l’asturiano può iniziare ad attivare il DRS per tentare il sorpasso. Le due F138 iniziano a sfilare a distanza ravvicinata, senza che Alonso si dimostri troppo aggressivo, e viceversa senza che Massa dia cenno di voler lasciar passare il compagno di squadra per permettergli di raccogliere il maggior numero di punti possibile per difendere la seconda posizione in Classifica Piloti: il brasiliano ha più volte ribadito che nelle sue ultime gare con la Scuderia avrebbe corso unicamente per se stesso, e sembra non voler venire meno alla parola data.

Al 38° giro Romain Grosjean effettua la sua seconda sosta, ed esce dai box per un soffio davanti all’alettone anteriore di Felipe Massa. A sorpresa, Massa rientra al giro 39, ed un problema all’anteriore sinistra lo costringe ad una sosta di 3.8 secondi: il brasiliano perde la posizione ottenuta su Lewis Hamilton, dopo aver montato peraltro gomme Medium. Considerando i 19 giri effettuati sulla mescola <i>option</i> nel primo stint, le 16 tornate che mancavano ormai al termine potevano permettergli una terza fase di gara su gomma morbida, magari anche ritardando la seconda sosta di qualche giro. Questa è in effetti la strategia di Alonso, che si ferma al 45° giro, tornando alla PZero Soft. Alonso rientra proprio affiancato a Vergne, seguito a ruota da Massa. L’asturiano esce di pista e salta su un cordolo nel tentativo – riuscito – di evitare il contatto con la Toro Rosso e di piazzarsi davanti. Massa, alle loro spalle, taglia la chicane probabilmente per evitare qualsiasi tipo di contatto: rientra sempre alle spalle di Vergne, ma in poco tempo, comunque, riesce a sopravanzarlo, guadagnando l’ottava posizione.

L’asturiano continua la sua gara: al giro 51 ha la meglio su Lewis Hamilton grazie al DRS, ed al 52° conquista la quinta posizione superando di Resta. I commissari FIA fanno sapere che l’episodio con Vergne verrà indagato al termine della corsa: sembra proprio che certe decisioni non riescano ad essere prese nei tempi che meriterebbe uno sport in cui tutto si decide sui decimi di secondo.

Alonso, comunque, registra il giro record della gara (1:43.609) e si avvia a chiudere il GP di Abu Dhabi in quinta posizione (risultato che verrà confermato dai commissari dopo aver parlato con Alonso e Vergne). Massa intanto si avvicina lentamente ad Hamilton, ma alla penultima tornata il distacco da Hamilton è di 3.4 secondi. Troppo per sperare in un sorpasso, ed infatti il brasiliano taglia il traguardo in ottava posizione.

”Avevamo sicuramente una gara difficile davanti a noi, ci aspettavamo di dover guidare nel traffico e così è stato” commenta Fernando Alonso. ”Abbiamo provato a superare i nostri rivali il più velocemente possibile.a volta ci siamo riusciti e a volte no, ma vedendo che il quarto classificato è a trenta secondi davanti a noi significa che con o senza traffico non avremmo potuto andare oltre la quinta posizione”. Lo spagnolo commenta la situazione nelle Classifiche: Il mio lavoro è fatto, abbiamo chiuso davanti ad Hamilton e Raikkonen si è ritirato. Quanto ai Costruttori, ci aspettavamo un weekend terribile ma anche lì siamo riusciti a limitare un po’ i danni.

Jean Eric Vergne ha affermato di non sapere perché lo spagnolo non sia stato penalizzato, mentre Alonso parla così dell’episodio con il francese: ”La regola dice che quando una parte della macchina è affiancata alla tua, non puoi tenerti tutta la traiettoria: in quel momento o diventavo invisibile, o dovevo andare fuori.

Felipe Massa è soddisfatto dalla propria prestazione, ma al tempo stesso è deluso per il risultato finale: ”Ho fatto una bellissima gara, lottando duro dall’inizio alla fine, ma il problema è stato la seconda sosta. La nostra prima idea era quella di provare un unico pit stop, ma abbiamo visto che iniziavo ad usare un po’ troppo le gomme. Quindi ci siamo fermati di nuovo, ma lì probabilmente abbiamo sbagliato la gomma: avrei dovuto mettere le Soft, che erano un secondo al giro più rapide. È importante aver fatto una bella prestazione, oggi il passo era buono, ma è un peccato non aver finito dove avrei dovuto”.

”Purtroppo il problema è partire più avanti in griglia, altrimenti il traffico la fa da padrone” spiega Stefano Domenicali, non potendo che ribadire quello che è il leit motiv della Scuderia da qualche stagione a questa parte. ”Sappiamo cosa dobbiamo fare ed abbiamo tutte le possibilità per continuare a lottare per il secondo posto in Classifica Costruttori. Non molleremo fino all’ultima curva”.

Fernando Alonso può ora contare su un vantaggio di 34 punti su Kimi Raikkonen, mentre la Ferrari vede la Mercedes salire a 11 lunghezze di vantaggio, guadagnando al contempo due punticini sulla Lotus.

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