Lotus, addio Raikkonen. Valsecchi: se non ora, quando?

L’addio anticipato di Kimi Raikkonen alla Lotus apre le porte per un possibile debutto in Formula 1 per l’italiano Davide Valsecchi. Ripercorriamo la vicenda che ha portato alla prematura uscita di Kimi dalla squadra e valutiamo i possibili sostituti per le ultime due gare del Mondiale 2013.

valsecchi-raikkonenIn casa Lotus è successo tutto ed il contrario di tutto, in poco più di 36 ore. Nel fine settimana di Abu Dhabi, Kimi Raikkonen e il suo manager avevano lanciato un chiaro ultimatum alla squadra inglese che suonava più o meno come un “Pagatemi o non corro”.

Le parti hanno avuto diversi colloqui, giunti al culmine lo scorso sabato: accordo raggiunto tra le parti per pagamento frazionato e amici come prima per concentrarsi insieme nello sprint finale di fine campionato. Le acque sembravano essersi calmate, tanto che Eric Boullier aveva affermato pubblicamente che i problemi erano stati risolti e che Kimi avrebbe corso regolarmente. Poche ore dopo, un comunicato stampa della Lotus diffondeva anche le impressioni di Kimi sul GP degli Stati Uniti, con il finlandese che si diceva ottimista per un buon risultato.

Insomma, nessuno si aspettava quel fulmine a ciel sereno arrivato domenica mattina: Raikkonen ha deciso di non disputare le ultime due gare con la Lotus. Ovviamente, la cosa più logica da pensare è che – ancora una volta – le promesse della squadra siano rimaste parole al vento. Così, finisce l’amore e volano gli stracci.

Steve Robertson, il manager di Kimi, ha però sottolineato che questa scelta è frutto dell’interesse verso la salute del pilota stesso che lamenta ancora forti dolori alla schiena. “In un mondo ideale, sarebbe stato bello finire la stagione con la Lotus per queste due gare. Tuttavia, a causa del forte dolore alla schiena che Kimi sta avendo, purtroppo non sarà possibile”, ha detto il procuratore del pilota ad Autosport.

L’operazione era stata prevista per gli inizi di dicembre, ma occorrono 4 settimane per la riabilitazione completa e questo avrebbe potuto intaccare il lavoro da svolgere con la Ferrari. Così, l’entourage del pilota ha trovato una scappatoia furba: anticipare nettamente i tempi dell’intervento chirurgico e avere una giustificazione valida per non correre le ultime due gare con la Lotus,  senza il rischio di farsi trascinare in tribunale per inadempienze contrattuali. Viceversa, Kimi potrà così adire alle vie legali qualora la Lotus tardasse a pagargli quanto pattuito, bonus compresi.

valsecchi_abu-dhabiAdesso, si guarda avanti e la domanda – più che lecita – è: chi sostituirà Kimi Raikkonen? Davide Valsecchi sembra in pole position per giocarsi così la possibilità di debuttare in Formula 1 e dimostrare il proprio valore. Il pilota di Erba ha appreso dell’addio di Kimi dalla stampa, a sottolineare come anche all’interno della Lotus ci sia stato l’effetto sopresa sul forfait del finlandese. “La situazione di Kimi me la state dicendo voi giornalisti, ma io non so niente”, ha affermato Valsecchi ad Autosprint. “Non ho ricevuto comunicazioni dalla squadra e la settimana scorsa non sono andato neanche in fabbrica. Neanche le persone con cui parlo di solito, a Enstone, sembravano al corrente. Cosa posso dire? Io comunque sarei partito e partirò martedì mattina. Se succede qualcosa, sono pronto. Non ho niente da perdere. Ma in questo sport non si sa mai cosa può succedere”.

Ma se non ora, quando? Consuetudine vuole che sia proprio il terzo pilota a sostituire uno dei titolari in caso di necessità. Fu così lo scorso anno, quando Jerome D’Ambrosio corse a Monza al posto dello squalificato Grosjean. E ci si attende che sarà così per Valsecchi al posto di Raikkonen.

Tuttavia, come lo stesso pilota italiano ha ammesso, avremo questa informazione solo tra qualche ora. In gioco, ancora, c’è lo stesso D’Ambrosio che è in squadra in qualità di pilota di riserva ed ha alle spalle 20 Gran Premi, di cui uno proprio con la squadra di Enstone.

Decisamente poche, invece, le speranze di Nicolas Prost, Development Driver; mentre si vocifera già di un arrivo anzitempo di Nico Hulkenberg, anche se appare come mera utopia. Certo è che in F1, ultimamente, abbiamo visto come anche l’impossibile diventa possibile: dunque, perché escluderlo a priori?

Lascia un commento