Le 5 monoposto di Formula 1 più vincenti di sempre

Il 2013 verrà ricordato come l’anno dei record per Sebastian Vettel: quattro titoli mondiali, tredici vittorie in stagione e il traguardo dei novi trionfi consecutivi. Ma ad entrare nella storia non è solamente il pilota, ma anche la sua monoposto – la RB9 – che, statistiche alla mano,  diventa una delle cinque vetture più vincenti e dominanti di sempre.

Quando si ha a che fare con le statistiche, entrano in gioco sempre diversi fattori e spesso ci si ritrova a doversi anche confrontare con epoche diverse, dove è sempre difficile fare dei paragonii. Dunque, prima di stilare la classifica delle cinque monoposto più vincenti della F1, è d’obbligo fare una premessa. I dati utilizzati sono quelli delle vittorie e le gare totali a cui la vettura ha preso parte nell’arco di una singola stagione. Nel caso di parità nelle vittorie totali fra macchine di anni diversi (come in più casi), è stata scelta la monoposto che ha vinto di più con meno gare a disposizione a prescindere dai punti totali ottenuti, privilegiando il fascino delle vittorie totali e tralasciando noiosi calcoli con i diversi sistemi di punteggi…

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La McLaren Mp4-4 in una delle riprese per il format TV Top Gear. Lewis Hamilton alla guida

1. McLaren MP4/4, stagione 1988. Piloti Alain Prost/Ayrton Senna. 15 vittorie su 16 gare.
Non c’è macchina che possa esprime meglio il concetto di dominio. La McLaren MP4/4 è stata la vettura più vincente nella storia della Formula 1. Il 1988 passò alla storia come l’ultimo anno dei motori turbo in Formula 1. Alcune scuderie, però, preferirono anticipatamente utilizzare il motore aspirato (obbligatorio dal 1989), ma con esiti negativi, perché adattarono dei telai pensati per i motori turbo ai nuovi motori V8. L’addio della Porsche e l’approdo di Honda alla McLaren come fornitore di motori, permise al progettista Gordon Murray di potersi concentrare sullo sviluppo di una vettura pensata interamente per il motore turbo. La superiorità McLaren fu netta e schiacciante. Il risultato incredibile. Anche per la migliore coppia di piloti mai assortita. A Woking infatti, si presentò il talentuoso giovane brasiliano Ayrton Senna, che andò ad affiancare il più esperto e due volte campione del mondo Alain Prost. I due si ritrovarono a lottare praticamente fra loro per tutta la durata della stagione, grazie anche alla superiorità tecnica di una vettura inavvicinabile da chiunque. Basti pensare che l’unica vittoria persa, fu a causa di un incidente idi Ayrton Senna a Monza mentre stava doppiando Schlesser, lasciando così alla Ferrari l’unico trionfo stagionale degli “altri”.  La Mp4-4 fu, insomma, la macchina perfetta, guidata da piloti perfetti.

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La Ferrari F2002 a Monza con Michael Schumacher alla guida

2. Ferrari F2002, stagione 2002. Piloti Schumacher/Barrichello, 14 vittorie su 15 gare* (la F2002 non partecipò alle prime due gare delle 17 previste)
La Ferrari giunge alla stagione 2002 da campione del mondo. La F2002, però, tarda ad arrivare. A Maranello, infatti, decidono di utilizzare per due gare la “vecchia” F2001 che però riesce nell’impresa di vincere al debutto in Australia con Schumacher. La nuova F2002 assaggia la pista nel Gp del Brasile e da lì è un monologo “rosso”. La nuova creatura di Rory Byrne sorprende il circus facendola diventare la migliore Ferrari mai costruita. Basti pensare che Schumacher, in quindici gare, non andò mai più in basso del secondo posto. La F2002 è riuscita a totalizzare nove “doppiette” e l’unica vittoria che manca nel palmares della vettura fu il GP di Monaco 2002. La macchina fu talmente competitiva, che alla Ferrari decisero di utilizzare la F2002 anche per le prime quattro gare della stagione successiva. Il capolavoro su quattro ruote di Maranello riuscì nell’impresa di vincere una gara anche nella stagione 2003, nel GP di San Marino. Ma, di certo, la F2002 non fu l’ultima opera d’arte di Rory Byrne…

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La Ferrari F2002 al Gran Premio del Bahrain. Michael Schumacher alla guida

3. Ferrari F2004, stagione 2004. Piloti Schumacher/Barrichello, 15 vittorie su 18 gare.
Il 26 gennaio 2004, a Maranello, viene svelata la cinquantesima vettura del Cavallino Rampante. Nessuno poteva immaginare che tipo di stagione avrebbe affrontato. Rory Byrne progettò una delle vetture più performanti e vincenti della storia della Formula 1. A soli due anni dal dominio imposto dalla F2002, la Ferrari si presentò con una vettura profondamente ripensata ed aggiornata, proponendo nuovi materiali, nuove soluzioni tecniche e portando un nuovo motore – lo 053 – un V10 di 3000 di cilindrata con oltre 900 cv di potenza, per una vettura di 600 kg. Il resto è storia. La Ferrari F2004 porta Schumacher a distruggere tutti i record come le tredici vittorie stagionali e i sette successi consecutivi. Schumacher riesce anche nel raggiungimento del record di sette mondiali piloti vinti già al GP del Belgio 2004, festeggiando il titolo con quattro gare di anticipo.

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La Williams FW18, guidata da Jacques Villeneuve. Fu iridata con Damon Hill

4. Williams FW18, stagione 1996. Piloti Hill/Villeneuve, 12 vittorie su 16 gare.
Uno dei gioielli più preziosi di Adrian Newey. La Williams arrivò al mondiale 1996 con il massimo della motivazione, in quanto la Benetton aveva perso Michael Schumacher, passato in Ferrari.  Grazie anche ad una aerodinamica eccezionale, la FW18 dominò completamente il mondiale 1996, lasciando qualche sporadica vittoria agli inseguitori. Lla Benetton, dopo l’uscita di Schumacher, sparìnell’anonimato; la Ferrari, anche con il campione del mondo tedesco, era alle prese con grossi problemi di affidabilità, ma nonostante tutto riuscì ad ottenre tre vittorie. Damon Hill si trovò a lottare con il proprio compagno di squadra per il titolo, ma l’inesperienza di Jacques fu un vantaggio per l’inglese che vinse il tanto sospirato titolo mondiale che, l’anno prima, aveva perso all’ultima gara. Dopo gli anni d’oro 1992 e 1993, Newey disegnò una vettura in grado di battere per vittorie le prodigiose ed innovative FW14 e FW15.

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La Red Bull RB9 di Sebastian Vettel al Gran Premio del Belgio 2013

5. Red Bull RB9, stagione 2013. Piloti Vettel/Webber, 13 vittorie su 19 gare.
L’ultima creatura di Adrian Newey che ha dominato il mondiale 2013. La Red Bull RB9 rappresenta lo stato dell’arte della Formula 1 moderna. Aerodinamica aerospaziale, gestione del motore Renault assolutamente da perfezione. La vettura di Newey è stata in grado di imporsi in ogni tipologia di pista, in ogni condizione, contro ogni avversario e previsione. La costanza in gara e in qualifica l’ha fatta entrare di diritto nella classifica delle 5 migliori macchine di tutti i tempi. Grazie (e con) alla Red Bull RB9, Sebastian Vettel è riuscito a laurearsi campione del mondo per la quarta volta consecutiva ma, soprattutto, a raggiungere e frantumare record storici. Proprio quei record raggiunti da Michael Schumacher a bordo della splendida Ferrari F2004, ovvero le tredici vittorie stagionali e le sette vittorie consecutive. Ma questa RB9, Seb è riuscito anche ad eguagliare il record assoluto appartenuto ad Alberto Ascari e alla leggendaria Ferrari 500 F2, ottenendo nove vittorie consecutive. La Red Bull RB9 è il lascito della generazione dei motori V8.

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