Newey ammette: “Le gomme in kevlar un vantaggio”

Il Direttore Tecnico della Red Bull Racing ha ammesso che le nuove gomme Pirelli in kevlar si sono rivelate un vantaggio inaspettato che ha aiutato il team nella conquista del quarto titolo iridato.

horner-neweyAdrian Newey ha ammesso che il cambiamento della struttura degli pneumatici a stagione in corso è stato un vantaggio per la Red Bull Racing. Ed era un po’ il segreto di Pulcinella, diciamocelo.

Parlando ad Autosport, il direttore tecnico della Red Bull ha ammesso: “Non avevamo alcuna garanzia di avere un’ottima macchina quest’anno e all’inizio della stagione abbiamo visto come tutti eravamo molto vicini. Ferrari e Mercedes andavano molto forte e siamo arrivati ad agosto pensando che sarebbe stato davvero difficile”.

Ma poi, la salvezza. Il cambiamento della struttura degli pneumatici – passata dall’acciaio al kevlar – ha dato una spinta ulteriore al team di Milton Keynes. “Abbiamo fatto alcuni miglioramenti alla vettura e le nuove gomme con struttura 2012 si adattavano meglio alla RB9. L’unione tra le due cose ci ha consegnato la vettura migliore nelle nostre mani. Certo, il cambio gomme sicuramente ha aiutato, probabilmente più di alcuni dei nostri concorrenti”, ha ammesso Newey che ha individuato anche il punto in cui le nuove Pirelli aiutavano la RB9: “Il nostro vantaggio prestazionale era maggiore nelle curve ad alta velocità e nella frenata in rettilineo, ossia quando c’era più carico sulle gomme”.

Non sono mancate le polemiche e in Force India non si sono fatti problemi, muovendo accuse verso quella che veniva considerata una lobby che avrebbe fatto pressioni sul fornitore unico per costringerlo a tornare sui propri passi sulla costruzione delle coperture. A tal proposito, Newey ha commentato dicendo: “C’è stata molta politica con alcune squadre che sostenevano che si doveva rimanere con le gomme con struttura in acciaio solo perché erano stati più abili nel disegnare le loro auto per quei pneumatici. Ma tutti giochiamo la stessa partita e la cosa diventava pericolosa, perché nessuno sapeva come avrebbero reagito le gomme. Chi parlava di lobby, sa benissimo che si trattava di voci spazzatura”, ha concluso.

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