Toro Rosso e Caterham hanno svolto il fire up del V6 Renault

Acceso per la prima volta, ieri sera, il motore Renault V6 della Toro Rosso. Oggi è invece toccato alla Caterham.

motore-renault-energy-f1Il Fire Up del motore è sempre un rituale intenso, ricco di tensione e preoccupazione. Specialmente in una occasione del genere, col cambio regolamentare che ha portato al ritorno dei V6 Turbo, l’ansia ha preso il sopravvento. Quella che appare come un’operazione banale, in realtà è stata simile ad un parto.

Così, ieri sera a Faenza la factory della Scuderia Toro Rosso ha aspettato con trepidazione il primo vagito della STR9 che monta il motore Renault Energy F1. Come la squadra ha confermato tramite Twitter, la prima accensione è andata bene e tutto prosegue secondo i piani.

La gestione delle power unit è decisamente più complessa, tanto che influenzerà parecchio anche le strategie di gara. Secondo Rémi Taffin, capo delle operazioni in pista di Renault Sport F1, sbagliare un calcolo costerà decisamente più caro. “Nell’era del V8, si decideva una strategia e sapevamo già che alla fine della gara il margine di errore massimo era dell’1%. Nel 2014, invece, potremmo avere un delta di decine di secondi in caso di decisioni sbagliate”.

La complessità dei nuovi sistemi elettrici e di recupero energetico impegnerà ancor di più le squadre durante il weekend di gara, tanto che Renault prevede carichi di lavoro raddoppiati rispetto allo scorso anno. “Abbiamo creato una nuova sala operativa per seguire l’andamento in tempo reale ed è una evoluzione significativa rispetto agli anni precedenti, quando la raccolta dati era monitorata solamente in pista. Quest’anno avremo un supporto maggiore dalla factory per analizzare i dati successivamente ogni sessione. Questo ci consentirà di fare delle simulazioni in diretta da Viry per ottimizzare le prestazioni in pista. Difficile dirlo con esattezza, ma mi aspetto un’interazione tre volte più grande di quando c’erano i V8”.

Come specifica il regolamento sportivo, ogni squadra potrà utilizzare un massimo di 5 power unit nel corso della stagione. Ogni unità è composta da 6 macro componenti: motore, MGU-K, MGU-H, l’energy store (batterie), il turbocompressore e l’elettronica di controllo. Cambiando anche solo uno di questi pezzi, si incorre in penalità.

Taffin spiega che si cercherà di non scambiare i vari componenti, poiché questi avranno una durata simile tra loro. “La vita d’ogni parte è progettata per essere vagamente simile alle altre, dunque dovremo cercare di mantenere il sistema nel suo complesso, in modo da cambiare turbocompressore, sistemi di recupero e batterie allo stesso tempo. Tuttavia, vi è anche un sistema in cui sarà possibile modifiche diversi elementi se necessario che permetterà di adattare la power unit alle specifiche del circuito. Per esempio, potremmo utilizzare un nuovo motore a combustione interna a Monza con una vecchia batteria per avere più potenza, oppure utilizzare una nuova batteria a Monaco e un vecchio motore, dove di potenza ne serve meno”.

Oltre alla Scuderia Toro Rosso, anche un altro team motorizzato Renault ha compiuto il fire up nella giornata di ieri. Stiamo parlando della Caterham, che ha inoltre rilasciato un video ufficiale (solo sonoro) in cui è documentata l’avvenuta accensione della power unit Renault. Noi vi proponiamo il video proprio qui sotto:

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