Ferrari: buoni segnali sin dal debutto per la F14-T

C’è moderato ottimismo tra gli uomini di Maranello dopo la prima quattro giorni di test invernali a Jerez de la Frontera. La F14-T risponde già bene

ferrari-f14-tLa Ferrari F14-T è l’ennesima monoposto del Cavallino Rampante su cui team e appassionati ripongono grande fiducia. Rispetto alle ultime nate a Maranello, però, la nuova Rossa sembra nata sotto un altro segno.

A portarla al debutto nei test di Jerez è stato Kimi Raikkonen, di ritorno da quattro stagioni equamente divise tra il mondiale Rally e il team Lotus. La Ferrari ha deciso di procedere per gradi, senza puntare subito alla ricerca dei long run in configurazione gara e neppure ai tempi sensazionali.

Raikkonen ha avuto il compito dello svezzamento vero e proprio, rimanendo poi soddisfatto al termine della sua due giorni al volante della nuova nata di Maranello:Ogni volta che scendiamo in pista impariamo nuove cose. Questa settimana non contano i tempi ma solamente riuscire a fare un buon numero di giri senza avere problemi e fortunatamente ci siamo riusciti in entrambi i giorni. La squadra lavora duramente e in Bahrain al prossimo test continueremo a migliorarci”.

Che la vettura abbia imboccato la retta via lo si deduce dall’affermazione convinta del nuovo direttore tecnico della Ferrari, James Allison, il quale non si è affatto nascosto riguardo la comparazione dati tra pista e galleria del vento di Maranello: “Dopo aver raccolto dati sui flussi riguardanti l’aerodinamica della F14-T, posso affermare che i dati di pista e galleria del vento combaciano eccome“. Certo, questo non permetterà alla nuova Rossa di andare più forte, ma rispetto alle ultime stagioni è un passo avanti sensibile.

Nei due giorni conclusivi dei test andalusi è sceso in pista Fernando Alonso. Lo spagnolo ha compiuto centosettantatré giri in due giorni, centoquindici solo ieri, per un totale di settecentosessantasei chilometri al volante della F14-T. Il lavoro di Alonso  stato suddiviso nella seguente maniera: il primo giorno ha compiuto una serie di misurazioni sulle mappature aerodinamiche, girando con le classiche griglie piene di sensori nella zona anteriore i sidepods. Nel pomeriggio ha invece svolto prove alla ricerca dell’assetto base della nuova monoposto.

Il secondo giorno è stato invece dedicato alle prove di partenza nel corso della mattinata – piovosa – alla ricerca del miglior compromesso nella taratura dell’elettronica. Nel pomeriggio, su pista quasi asciutta, l’asturiano si è dedicato ad alcune regolazioni d’assetto e ai primi accenni di long run (con gomme medie), staccando il secondo miglior crono di giornata. “Una giornata piena e molto impegnativa dove siamo riusciti a fare un bel numero di giri, il vero obiettivo di queste prime prove. Difficile avere un idea chiara sul comportamento delle mescole da bagnato, perché le condizioni della pista erano tra l’umido e l’asciutto, forse le peggiori per capire il rendimento delle intermedie. Il pomeriggio è stato positivo, abbiamo provato diverse configurazioni sia aerodinamiche che meccaniche e raccolto tanti dati che ci torneranno utili per continuare lo sviluppo della macchina”.

La F14-T ha così compiuto duecentocinquantadue giri complessivi (con Raikkonen e Alonso), per un corrispettivo di millecentosedici chilometri. Meglio della Ferrari ha fatto solo la Mercedes, anche se a Maranello dovranno sistemare qualcosa. I due piloti della Scuderia hanno infatti subito un paio di stop inaspettati. Nulla di irreparabile, semplici sintomi di gioventù della nuova monoposto, ma dovranno essere analizzati per fare in modo che non si verifichino più già dal prossimo test in Bahrain, previsto tra due settimane e mezzo.

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