Bahrain, tra test invernali e manifestazioni violente

A pochi giorni dall’inizio dei test invernali in Bahrain, tornano a farsi insistenti le voci di una sicurezza precaria per chi si reca nel Paese.

bahrainA pochi giorni dell’inizio dei test invernali in Bahrain, giungono notizie poco rassicuranti: continuano gli scontri a fuoco tra civili e forze di polizia e un’ufficiale è rimasto ucciso dopo un’esplosione di una bomba nel villaggio di Dair, a circa 50 chilometri dal Bahrain International Circuit.

Il ministero degli interni in un comunicato ha ammesso: “C’è stata un’esplosione che ha danneggiato un autobus che trasportava poliziotti a Dair. Due di loro sono rimasti feriti in quello che sembra un attentato terroristico, uno è deceduto in seguito alle ferite riportate”.

La polizia, lo scorso venerdì, si è scontrata con i manifestanti per impedire loro di raggiungere la Perla Rotonda, diventata l’icona delle proteste che nacquero nel 2011 e che portarono – tra le altre cose – proprio all’annullamento del Gran Premio. La situazione nel paese resta ad alta tensione, nonostante le rassicurazioni. 26 manifestanti sono stati arrestati con l’accusa di vandalismo e interruzione di servizio pubblico, oltre che per aver attaccato la polizia con bombe incendiarie.

Ora che i riflettori della Formula 1 saranno nuovamente puntati sul Bahrain, che ospiterà i prossimi due turni di test invernali, i manifestanti cercheranno ancora più visibilità tentando di boicottare – ancora una volta – la Formula 1 per attirare a sé l’attenzione dei media.

Nonostante le apparenze, la situazione è sempre stata abbastanza critica e solo le imponenti misure di sicurezza hanno potuto evitare seri problemi. Come riportavamo lo scorso dicembre, il Gulf Daily News ha portato alla luce un grave evento risalente al 21 aprile 2013, giorno della gara sul circuito del Sakhir. All’epoca dei fatti, due donne di 37 e 27 anni furono fermate dalla polizia sulla strada che porta alla pista e, dopo dei controlli, arrestate per possesso di esplosivo. Le due donne confessarono di voler farsi esplodere al circuito durante la corsa, causando una strage.

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