Red Bull, ancora problemi sul sensore del carburante

Anche nelle prove libere, la Red Bull di Ricciardo ha avuto un problema al sensore che misura il consumo istantaneo di carburante. Problemi simili in casa Toro Rosso: e Horner vuole un chiarimento immediato dalla FIA per evitare problemi simili a quelli già visti in Australia.

Chris Horner - Red BullAncora dati contrastanti tra i parametri della Red Bull Racing e quelli offerti dai sensori della FIA sul consumo istantaneo di carburante. Il limite dei 100 Kg per ora, superato in Australia e costato una squalifica a Ricciardo, è tornato ad essere un problema per la squadra di Milton Keynes che – durante le prove libere di oggi – ha avuto ancora problemi di correlazione dei dati.

La squadra ha più volte ribadito il proprio pensiero su questi sensori, accusandoli di immaturità tecnologica e, nella giornata di oggi, pare se ne sia avuta l’ennesima prova.

Chris Horner, Team Principal della Red Bull, ha dichiarato: “Penso che dovremmo avere ancora delle conversazioni con Charlie Whiting prima della gara. Se vedremo ancora una discrepanza dei dati, cosa dobbiamo fare? Speriamo di poter concordare qualcosa di sensato. Abbiamo avuto un guasto sul sensore di Ricciardo questa mattina, così lo abbiamo prontamente sostituito con uno nuovo per il pomeriggio e avevamo risultati differenti. Dobbiamo sperare che stia leggendo i dati in maniera esatta e si comporterà allo stesso modo per tutto il weekend. Se non lo fa, ci ritroveremo nuovamente in una situazione imbarazzante. Dobbiamo lavorare a stretto contatto con la FIA, ma serebbe una beffa se ci trovassimo nella stessa situazione dell’Australia”.

Il Team Principal della Red Bull Racing  ha voluto precisare che non è solamente un problema della sua squadra, bensì coinvolge anche altri team sulla griglia di partenza: “Altre squadre hanno avuto lo stesso problema. Sappiamo che la Toro Rosso, questa mattina, ha avuto due guasti al sensore. Anche quello della Force India di Perez, in Australia, non ha funzionato per la totalità della gara. Abbiamo bisogno di un sensore che dia dati coerenti con quello che è il rail, è questo il fatto importante. Se la discrepanza fosse di 0,25%, ci si può convivere. Ma quando è il 2%, allora diventa una situazione insostenibile”, ha concluso.

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