Montezemolo: “Aiuterò Mattiacci. Sarò più presente in pista”

Montezemolo spiega la scelta di Mattiacci come sostituto di Domenicali e annuncia la sua presenza più assidua in pista durante il Mondiale di F1.

Luca Cordero di MontezemoloIeri sera, Luca Cordero di Montezemolo era a Roma per inaugurare il nuovo salone della Samocar, concessionaria Ferrari e Maserati della famiglia Malagò. Ed è stata l’occasione di poter parlare, ancora una volta, della scelta di Stefano Domenicali di rassegnare le dimissioni da Team Principal della Ferrari, appena una settimana prima del Gran Premio della Cina.

“Dopo 23 anni insieme a noi, Stefano ha avuto il coraggio di dimettersi, una cosa rara nel nostro Paese”, ha detto Montezemolo parlando con l’agenzia Ansa. “Lo ha fatto dopo aver vinto tre mondiali ed averne persi altri tre all’ultima gara. Ma questa, però, è la legge dello sport”.

Da questo weekend, in pista, al suo posto ci sarà Marco Mattiacci, 42 anni, un curriculum degno di nota ma nessuna esperienza in pista. Per questo, sarà coadiuvato dall’Ing. Coletta. Mattiacci è stato scelto da Montezemolo – in stretta sinergia con Marchionne – nel tentativo di raddrizzare una situazione complicatissima. Il Presidente della Ferrari, però, dice: “Io ci credo e ci metto la faccia. Sono sicuro che la Ferrari tornerà a vincere. Il primo a non essere soddisfatto da questo inizio di stagione sono proprio io”.

Montezemolo ha spiegato così la scelta di Mattiacci come sostituto di Domenicali: “Ho deciso di puntare su un giovane manager in cui credo molto. In queste ore, ci sono stati molti commenti sul fatto che Mattiacci non sia un tecnico. Ma in Ferrari siamo tutti tecnici. Ho voluto puntare su una persona che faceva già parte della famiglia, evitando di andare in giro per il mondo a cercare qualche mercenario. Ferrari è piena di talenti di qualità e mi aspetto una reazione immediata”.

E, così come avveniva in passato, il Presidente ha assicurato una sua presenza in pista più assidua: “Lo aiuterò anche io. Come ho fatto nel passato, starò più vicino alla Formula 1, ci passerò più tempo. La Ferrari per noi è vita e non vogliamo che, a colpi di regolamento, si rovini il Circus”.

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