Cina, Red Bull in ripresa grazie alla pioggia

La Red Bull, complice la pista bagnata, torna a sorridere nelle qualifiche della Cina con il secondo posto di Ricciardo e il terzo di Vettel.

Daniel RicciardoQualifiche bagnate, qualifiche fortunate in casa Red Bull. Ancora una volta, dopo quanto visto in Malesia, le monoposto di Milton Keynes riescono a dare il meglio su pista bagnata, riuscendo a sopperire alla mancanza di velocità e al deficit del motore Renault rispetto a quello Mercedes, grazie ad un’ottima deportanza.
Ricciardo anche stavolta riesce a fare meglio del suo compagno di squadra e si piazza subito alle spalle di Lewis Hamilton, poleman, mentre Vettel si assesta in terza posizione. Buone, quindi, le posizioni in vista del gran premio, che potranno permettere ai due piloti di tentare di contrastare lo strapotere Mercedes, almeno nei confronti di Rosberg.

In Q1, a pochi minuti dalla fine, Vettel riesce a far segnare un 1’55’926, che gli vale la momentanea prima posizione, ma sarà per poco, perché Hamilton e Hulkenberg riusciranno a superarlo negli ultimi minuti e lo faranno chiudere in terza posizione la prima parte di qualifiche. La Red Bull si dimostra, quindi, subito a suo agio sulla pista bagnata, non c’è da dimenticare, infatti, che in condizioni simili, in Malesia, Vettel aveva dato del filo da torcere fino all’ultimo ad Hamilton nella lotta per la pole. Ricciardo, invece, si lamenta per la scarsa trazione della sua monoposto e chiude la prima qualifica in sesta posizione.

In Q2, durante il primo tentativo, l’australiano fa segnare il terzo crono, mentre Vettel, che era partito con il miglior parziale nel primo settore, ha poi chiuso tredicesimo. Al giro successivo, però, riesce a salire in seconda posizione, inserendosi tra le due Mercedes, dietro a Hamilton, ma davanti a Rosberg. La sua seconda qualifica si chiude con un 1’54”499 , mentre Ricciardo passa il turno con il quarto tempo, in 1’55”302. Sembra chiaro che solo la Red Bull oggi può impensierire le Mercedes.

Si entra in Q3 e Vettel si prepara all’uscita della pitlane per poter essere il primo a scendere in pista. Il tedesco, che era sembrato durante tutte le qualifiche il vero avversario di Hamilton, manca però proprio nell’ultimo turno e si fa sopravanzare dal suo compagno di squadra. Ricciardo fa segnare un 1’54”455, che gli vale la seconda posizione, ed è l’unico che riesce a contenere il distacco dal poleman in meno di un secondo, 595 decimi per la precisione. L’australiano non nasconde la sua felicità e alla domanda se sia più felice di essere davanti a Vettel o di essere in prima fila, risponde con un sorriso: “Entrambe le cose sono importanti per me, ma la cosa migliore è essere in prima fila visto che in Bahrein siamo partiti molto indietro e questo ha complicato tutto in gara”. Il pilota si sofferma poi su alcune considerazioni in vista di domani: “Ci manca velocità nel rettilineo, quindi meglio essere davanti così abbiamo meno possibilità di essere superati, come invece se fossimo dietro.
devo riuscire a fare una buona partenza per evitare che mi sorpassino, così potrò puntare a un buon gran premio”

Vettel, invece, deve invece accontentarsi della terza posizione, con il crono di 1’54”960 e domani dovrà tentare di sopravanzare il suo compagno di squadra già alla partenza se vorrà essere lui a lottare con Hamilton. Il tedesco ammette, però, che Ricciardo sta lavorando molto bene in questo inizio di stagione: “Daniel ha fatto un grandissimo lavoro. Lui non sta avendo solo un buon week end ogni tanto, ma sta facendo sempre e costantemente degli ottimi week end. Riesce sempre ad ottenere il massimo dalla macchina e io, da parte mia, sto facendo più fatica. Ma alla fine abbiamo la stessa macchina, quindi se mi sta davanti lo fa perché lavora meglio. Questo ovviamente non mi piace, ma so che devo essere io a migliorare”. Adesso, però, l’importante è concentrarsi per la gara, per riuscire ad ottenere almeno un podio: “Vedremo anche come sarà il meteo, dicono che dovrebbe essere migliore, ma non ci si può fidare molto delle previsioni. Speriamo almeno di riuscire a chiudere nelle stesse posizioni in cui partiamo”

 

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