Gran Premio di Cina 2014, la review tecnica

Rivediamo tutte le novità tecniche che le squadre hanno messo in pista a Shanghai.

Lewis HamiltonCon il Gp di Cina termina la prima parte del campionato 2014, quella che notoriamente coincide con il successivo arrivo dei primi gran premi europei. Proprio dal ritorno in Europa, in genere, ci si attendono sempre grandi novità fresche di fabbrica ma, ciò nonostante, il Gp di China non è stato affatto avaro in tal senso.

Quasi tutte le squadre, infatti, hanno mostrato particolari nuovi per le rispettive vetture, a cominciare dalla Mercedes che ha finalmente mostrato il tanto chiacchierato muso nuovo. Abbiamo analizzato dettagliatamente la soluzione nel corso nel weekend, anche con l’ausilio di confronti fotografici (FOTOFOTOFOTO), ed abbiamo constatato che non si tratta affatto di uno stravolgimento dell’elemento, ma di una pura e semplice evoluzione.  Il nuovo muso, infatti, è semplicemente più corto, poco più alto e più scavato nella parte inferiore, segno evidente che la strada intrapresa dalla Mercedes è quella giusta e non richiede soluzioni ardite (si pensi, per esempio, ai musi in stile Toro Rosso o Force India).

Al di là dell’aerodinamica, la W05 si è confermata ancora una volta la macchina migliore del lotto e ciò è da attribuirsi in larghissima parte all’efficienza della Power Unit tedesca, che in questo Gp, utilizzava un nuovo carburante. In tanti si affannano a ricercare il componente “segreto” che faccia la differenza rispetto alle altre unità motrici: noi siamo dell’idea che non sia un solo componente a far la differenza ma che, semplicemente, la Mercedes sia riuscita prima di tutti a far funzionare al 100% la propria PU, riuscendo a tirare fuori il massimo sin dalla prima gara, cosa che non è ancora riuscita agli altri concorrenti.

ferrari-alonso-2014A dare manforte alla nostra tesi ci pensa una rediviva Ferrari, che ha ottenuto il primo podio stagionale con Alonso. Merito di Mattiacci? Merito dei mozzi soffianti? Macché! La verità è che in Ferrari si è lavorato – e si continua a farlo – tantissimo sull’unità di potenza e, finalmente, si è riusciti tirarne fuori una performance migliore. Non a caso, la F14T non aveva novità aerodinamiche rilevanti (a parte dei mozzi soffianti provati in Bahrain e già confermati in gara – FOTO – FOTOFOTO), eppure ha ridotto il gap con la Mercedes ed è riuscita a stare davanti alle Red Bull. A conferma, basti notare le notevoli difficoltà delle due RB10 a raggiungere la Ferrari, anche con il DRS aperto. Unica nota riguardo ai cerchi: in Ferrari hanno chiesto alla OZ una fascia in silicio più estesa che ora ricopre quasi tutta la superficie interna (FOTO).

Proprio la Red Bull, invece, è apparsa più in difficoltà a Shanghai. Su un circuito con meno rettilinei e più curve, gli ingegneri hanno dovuto caricare nuovamente le ali (soprattutto l’anteriore, con il ritorno degli upper flapFOTO) ed il non perfetto feeling con la PU Renault si è fatto nuovamente sentire. Bastava osservare (ed ascoltare) la guida di Vettel in scalata: il pilota alzava il piede molto prima del punto di frenata e, solo dopo alcuni istanti, cominciava a frenare e scalare le marce.

Force India MercedesChi ha portato il maggior numero di novità, invece, è la Force India. Per la VJM07 c’erano nuovi deviatori di flusso laterali (FOTO) ed un’ala posteriore totalmente nuova.  Questa presenta novità nelle paratie, ora dotate di feritoie orizzontali e non più oblique, oltre che di ben 7 “lame” extra (FOTO), sia nei profili e nei piloni (FOTO). Novità che vanno ad aggiungersi a quelle presentate nei test in Bahrain, confermate anche in Cina (FOTO). Inoltre, il team indiano ha utilizzato per la prima volta in gara il sistema “FRIC”, che mette in interconnessione le quattro sospensioni migliorando il comportamento della monoposto.

Qualche novità anche per la McLaren che, dopo aver provato nei test in Bahrain la sospensione posteriore “butterfly” in varie versioni (FOTO), ha confermato la soluzione completa in Cina. Per la Mp4/29 c’era un’ala anteriore dotata di una nuova paratia con flap esterno a sbalzo sdoppiato (FOTO) e, sempre all’anteriore, nuove prese d’aria per i freni, di dimensioni più contenute e di diverso disegno (FOTO).

La Williams è apparsa meno in forma rispetto al Bahrain: per la FW36 c’erano nuove aperture sul bordo superiore delle pance (FOTO) ed è stato brevemente collaudato un nuovo cofano, dotato di tagli verticali lungo tutta la pinna superiore (FOTO). Da notare che i due piloti hanno testato soluzioni differenti relativamente alle ali anteriori (FOTOFOTO) e posteriori (FOTO).

Ancora una gara da dimenticare per la Lotus. Sulla E22 è stato utilizzato il cofano motore provato brevemente durante il primo Gp, caratterizzato da aperture ridotte (FOTO) ed una grossa pinna nella parte terminale (FOTO). Da notare che i piloti hanno utilizzato due differenti soluzioni al diffusore (FOTO) ed all’ala anteriore (FOTO).

Infine, piccola nota sulla Toro Rosso che ha dotato le pance della STR9 di due pinne verticali, utili a “pettinare” i flussi provenienti dall’avantreno (FOTO).

TECH GALLERY del Gp di Cina

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