Ferrari e lo sviluppo della F14T: altra gara, altra illusione…

Mentre la Mercedes domina e la Red Bull recupera, in Ferrari si studiano le possibili soluzioni per risalire la china. E il web ironizza sull’ipotetica  ‘versione B’.

Riscossa Ferrari

Il claim di questo weekend di gara è stato, più o meno, sempre lo stesso: una vettura che va bene a Barcellona, va bene mediamente ovunque. Ecco allora che il risultato della Ferrari al Gran Premio di Spagna gela gli animi bellicosi dei sostenitori del Cavallino. Nel weekend in cui la Mercedes doveva avere un margine minore di miglioramento rispetto a tutti gli altri, le Frecce d’Argento hanno continuato la loro inarrestabile corsa verso la vittoria, mentre in Ferrari si è continuato a faticare.

Le aspettative delle squadra erano però ben chiare e Fernando Alonso aveva già dato i primi sentori di pessimismo cronico già prima delle stesse prove libere del venerdì. Sabato, dopo qualifiche difficili, è lo stesso pilota spagnolo a confermare che gli aggiornamenti sulla vettura non hanno dato la spinta che ci si aspettava. “Qualcosa ha funzionato, altro un po’ meno. Dobbiamo fare delle modifiche e riprovare ancora. Penso comunque che la macchina sia migliorata. Ora c’è più carico aerodinamico, ma anche gli altri hanno fatto passi avanti, quindi il nostro livello è lo stesso di prima, tra il quarto e il settimo posto”.

Parole riprese dallo stesso Luca Cordero di Montezemolo, che si è presentato in Spagna per dare supporto morale alla squadra, partendo da un dato di fatto: “Non sono assolutamente soddisfatto dal rendimento della Ferrari”, aveva sottolineato il Presidente, aggiungendo “Non mi aspettavo un team così poco competitivo paragonato alle mie aspettative di inizio anno. Dobbiamo comprendere e reagire”. La solita solfa, insomma, che dura da qualche anno a questa parte.

Come se non bastasse, a Maranello stanno affrontando un piccolo ritardo su alcuni aggiornamenti importanti che arriveranno sulla F14T solamente a Montréal, il prossimo mese. Ma bisogna frenare i sogni di gloria, perché lo stesso Alonso ha ammesso: “Non può esserci rivoluzione, è impossibile tornare competitivi in due settimane o poco più. Porteremo tante novità, perché si lavora notte e giorno. Ma gli altri non stanno a guardare, quindi il recuperò sarà graduale”. Ammesso e non concesso che di evoluzione si potrà parlare.

Riguardo al Gran Premio di Spagna, il pilota di Oviedo non si è detto poi così sorpreso nel vedere il cronometro emettere sentenza contro la F14T: “C’è poco da sorprendersi, non è la prima volta che abbiamo questi distacchi. Eravamo a circa un minuto dai leader se togliamo qualce safety car nelle prime gare. Oggi, che è stata una gara pulita, siamo finiti a un minuto e mezzo. E’ sicuramente troppo, dobbiamo migliorare al più presto. E’ logico voler fare sempre meglio e quando non sei primo, non sei soddisfatto. Quello di Barcellona era un GP difficile e lo sapevamo fin dall’inizio. Purtroppo lo abbiamo confermato con un passo gara troppo lento rispetto agli altri”.

Insomma, tutto lascia pensare ad una stagione sofferta e con poche gioie. Dal 1994 ad oggi, la Ferrari ha vinto almeno un Gran Premio durante la stagione. Ma quest’anno sembra più dura che mai e difficilmente la Rossa potrà mantenere fede a questo record: Mercedes domina, Red Bull recupera. E il Cavallino è sempre più zoppo. E’ vero che il campionato è lungo, ma le speranze di ridurre il gap dagli avversari sembrano piuttosto irrealistiche.

 

* Grazie all’amico Mimmo per la foto di copertina

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