GP Canada 2014: anteprima, meteo e orari del weekend

Il Circus della Formula 1 attraversa l’oceano e sbarca a Montreal dove, questa domenica, si disputerà il Gran Premio del Canada.

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LA CITTA’ – Montreal è una città moderna, sotto ogni punto di vista. E’ facile passare dai grattacieli di qualunque città americana ai quartieri storici che maggiormente incontrano il favore dei turisti. E’ una delle più importanti città del Canada, oltre al centro più popoloso della provincia del Québec.

IL CIRCUITO – Il Gran Premio del Canada si svolge sul circuito che nasce unendo le strade perimetrali dell’isola artificiale di Notre-Dame, sull’estuario del fiume San Lorenzo. Si tratta di un impianto semipermanente, intitolato al compianto Gilles Villeneuve. Pista affascinante quanto strana: è formata da lunghi rettilinei spezzati da una serie di chicane e curve lente. Per un assetto ottimale, bisogna dunque trovare la giusta combinazione di soluzioni che portino stabilità in frenata e grande trazione, senza trascurare un dettaglio particolare per questa pista: il salto sui cordoli. Le monoposto di F1 a Montréal girano con basso carico aerodinamico, per favorire le velocità massime che superano i 300 km/h al termine dei rettilinei. Questo minor carico si traduce con uno scivolamento in curve: il grip meccanico, assicurato dalle gomme, diventa così ancor più importante.

PNEUMATICI, LE SCELTE DI PIRELLI – Anche per la trasferta canadese, Pirelli ha scelto gomme Soft e SuperSoft, già viste nella precedente gara a Montecarlo. Ma la pista di Montréal è decisamente diversa da quella di Monaco: le condizioni meteo sono spesso variabili e l’asfalto in molti punti presenta un grip molto basso, come parecchi piloti hanno avuto modo di verificare negli anni, andando a sbattere sul famoso ‘muretto dei campioni’ posto all’esterno dell’uscita della chicane prima del rettilineo principale.

IL PARERE DI JEAN ALESI “Montréal è un circuito insolito e speciale, date le sue alte velocità e la sua combinazione fra tracciato stradale e permanente. Per il pilota, l’aspetto base è mantenere gli pneumatici posteriori nella migliore condizione possibile. Senza curvoni veloci, lo stress sulle gomme è soprattutto longitudinale, sviluppandosi in accelerazione e in frenata. Bisogna dosare il gas in uscita dalle curve lente, altrimenti si perde efficienza al posteriore originando difficoltà anche in frenata. Fisicamente, non è un circuito particolarmente faticoso. Il difficile è mantenere la massima concentrazione in frenata, soprattutto alla chicane prima dei box all’uscita della quale c’è il famoso ‘muretto dei campioni’ ad aspettarti. Non potrò mai dimenticare il Canada, teatro della mia vittoria nel 1995. Fu una giornata eccezionale: mio unico successo in F1, nel giorno del mio compleanno e con il numero 27, lo stesso del mitico Gilles Villeneuve, sulla mia Ferrari. Fu un’ emozione incredibile.”

BRAKE FACTS BY BREMBO – Montreal è senza ombra di dubbio il banco di prova più impegnativo per gli impianti frenanti delle monoposto. E’ un circuito di tipo ‘stop and go’, caratterizzato da brusche staccate e accelerazioni. Le frenate, tutte decise e molto ravvicinate, determinano temperature d’esercizio elevatissime per dischi e pastiglie, che non hanno il tempo per raffredarsi a sufficienza nei brevi rettilinei. Queste caratteristiche, unite a una percentuale significativa di tempo speso in frenata, determinano un mix durissimo per gli impianti frenanti, anche a ragione del fatto che il carico aerodinamico (e quindi la resistenza all’avanzamento) non è tra i più elevati. Lo scenario può diventare ancora peggiore quando è presente vendo di coda sui due rettilinei principali, che può sensibilmente aumentare la velocità sul dritto, mettendo ancora più alla prova i freni. Punto critico, la chicane prima del famoso “muro dei campioni”, dove il controllo in ingresso curva è fondamentale per evitare di saltare sul cordolo. In questo tratto, un ottimo feeling con il freno può fare la differenza tra un buon tempo sul giro e un ritiro pre collisione. E’ proprio la frenata alla curva 13 la più impegnativa per l’impianto frenante: si arriva intorno a 320 km/h e, in appena 97 metri, si decelera fino a 137 km/h.

IL METEO A MONTREAL – Meteo particolarmente incerto per tutto il weekend. Nella giornata di venerdì sono previste precipitazioni abbondandi, soprattutto in contemporanea con lo svolgimento della seconda sessione di prove libere. La situazione dovrebbe migliorare nella giornata di sabato dove, oltre il vento moderato, avremo anche un cielo limpido e temperature intorno ai 23-25 gradi centigradi. Ancora incerto il meteo per domenica: non sembra prevista piogia, ma il cielo si presenterà con nubi sparse e vento moderato.

GP DEL CANADA IN TV – La gara di Montréal sarà visibile in diretta sia su SKY che sulle reti RAI, in chiaro per tutti. Questi gli orari del weekend.

Venerdì 6 giugno
Prove Libere 1 | 16:00 - 17:30 
Prove Libere 2 | 20:00 - 21:30 

Sabato 7 giugno 
Prove Libere 3 | 16:00 - 17:00
Qualifiche     | 19:00 - 20:00 

Domenica 8 giugno
Gara, Montreal | 20:00

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