Ferrari chiarisce: “Lasciare la F1? Sono solo speculazioni”

La Ferrari ha chiarito le parole di Montezemolo, riprese ieri dal Wall Street Journal, specificando che si tratta di una forzatura del giornalista e che la Rossa non ha alcuna intenzione di lasciare la Formula 1.

Kimi Raikkonen - Monaco 2014

La Ferrari ha voluto immediatamente replicare a quanto pubblicato dal Wall Street Journal, diffondendo sul proprio sito un comunicato per chiarire le parole espresse dal Presidente Montezemolo. “Che la Ferrari lasci la F1 per concentrarsi sulle competizioni Endurance, è una forzatura operata da alcuni organi di stampa del pensiero del Presidente Montezemolo, il quale ha semplicemente ribadito la necessità di un’evoluzione e di un rinnovamento della Formula 1, ammettendo allo stesso tempo di subire il fascino che solo la 24 ore sa esercitare”.

Poche parole, ma precise. I colleghi americani avrebbero così travisato i concetti di Montezemolo. Il comunicato continua, sottolineando: “Dire che dopo il 2020 la Ferrari potrebbe lasciare la F1 per concentrarsi su Le Mans, significa estremizzare questi concetti. Anche perché niente eviterebbe, con uno sforzo notevole, di competere in entrambe le discipline. Quindi, ad oggi, sono semplici speculazioni”.

Il Cavallino Rampante non esclude a priori un ipotetico futuro nel World Endurance Championship, ma ribadisce che la squadra non lascerà il Circus. Da Maranello lamentano l’inutilità dello Strategy Group che ultimamente si sta concentrando solamente sulla riduzione dei costi e non sull’aumento dei profitti.

La Ferrari, a cui è riconosciuta la possibilità di far valere il diritto di veto sui regolamenti, fa la voce grossa per riprendersi le redini delle discussioni. Ma la domanda che tutti si pongono è: perché lamentarsi dei regolamenti solo dopo averli approvati? A cosa serve, dunque, il diritto di veto se non lo si è mai esercitato? La risposta potrebbe essere alquanto logica: la Casa di Maranello non vuole alzare un muro tra sé e tutti gli altri, ma ha invece intenzione di coinvolgere l’intero Circus per aprire una discussione su ciò che è necessario fare per coniugare tecnologia e spettacolo, tornando ad avere uno show attrattivo per gli appassionati e, di conseguenza, anche per gli sponsor.

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