Red Bull artiglia la prima fila: Vettel 2°, Ricciardo 8°

Dato ormai per spacciato e senza tempo nella Q3, Sebastian Vettel non smette di crederci e, nella pazza e piovosa qualifica di Silverstone, viene graziato da un’improvvisa schiarita sull’ultimo settore della pista: il tedesco stupisce tutti portandosi a casa il 2° tempo. Non paga la scelta rinunciataria Red Bull per Ricciardo: per l’Aussie solo una quarta fila.

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Le qualifiche Red Bull, a Silverstone, non si possono definire tra le più brillanti, soprattutto dal punto di vista meramente strategico. Ma, certamente, sono state emozionanti: a regalare brividi puri, sulla pista inglese, è stato il campione del mondo in carica. Sebastian Vettel si è portato casa nella Q3 un giro finale pulito e veloce, gestito benissimo su un tracciato reso difficilissimo dalle condizioni meteo variabili (bagnato per due terzi, asciutto solo nell’ultimissimo tratto): un giro che gli è valso il tempo di 1’37’’386 e che domani lo farà scattare dalla prima fila, accanto a Nico Rosberg

Come accaduto in casa Ferrari e Williams, nella Q1 anche il team di Milton Keynes manda in pista i propri piloti troppo tardi per poter godere della tregua della pioggia: nel secondo run, sulle gomme da asciutto, Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel non si migliorano. A salvarli per un pelo dal baratro che ha inchiodato Ferrari e Williams alle ultime file della griglia, sono i tempi fatti segnare in precedenza con le gomme Intermedie, rispettivamente di 1’44’’710 (15° tempo) e 1’45’’086 (16°).

Poco tranquilla per Sebastian Vettel anche la Q2: dopo il primo run, la direzione gara cancella infatti il suo miglior parziale (1’44’’085), ottenuto andando con tutte e quattro le ruote fuori dal tracciato alla curva Copse. Con la pista in miglioramento, però, i due piloti Red Bull fanno segnare tempi di sicurezza: Vettel si piazza immediatamente dietro alle imprendibili Mercedes, girando in 1.36’’410. Ricciardo è un po’ meno brillante, e si porta a casa un 1’38’166 che gli vale il passaggio in Q3 con l’ottavo tempo.

La corsa alla pole è caratterizzata da scelte molto diverse per i due alfieri di Milton Keynes. Con minacce di pioggia e pista relativamente asciutta, Daniel Ricciardo scende immediatamente sul tracciato su gomme slick, facendo segnale l’ottimo parziale di 1’40’’606 che lo pone dietro solo alle due Mercedes e a Perez. Vettel, invece, rimane ai box più a lungo. Si ritrova a lanciarsi per il suo giro veloce quando la pioggia cade ormai in maniera insistente e sceglie di abortire il tentativo e di riprovarci sul finale. Ricciardo rimane ai box convinto che le condizioni della pista non miglioreranno. Vettel, invece, non ha nulla da perdere e ci riprova. La fortuna aiuta gli audaci: i primi due intertempi del suo ultimissimo giro non sono per nulla esaltanti, ma la parte finale è quella che fa la differenza.

La Q1 e la Q2 di oggi sono state molto tirate, siamo usciti fuori abbastanza tardi a causa delle condizioni variabili del tempo; nella Q3, invece, siamo scesi troppo in anticipo per il run finale. Ma non importa, perché alla fine è andato tutto bene”, afferma Sebastian Vettel. “È difficile dire quanto puoi spingere quando le condizioni sono come quelle di oggi, perché guidi alla cieca. Il giro di lancio ti dice che la pista è bagnata e tu sai che migliorerà, ma di quanto dipende ovviamente dal rischio che tu ti senti di prendere. Alla fine sembra che io ne abbia preso la giusta quantità, dunque sono felice”.

Non altrettanto soddisfatto Daniel Ricciardo: “Non mi aspettavo che la pista sarebbe stata più veloce alla fine della sessione, dato che continuava a piovere. Davvero pensavamo che la pista non sarebbe migliorata, Vettel è andato fuori perché non aveva fatto ancora segnare nessun tempo. Direi che abbiamo qualcosa da imparare da quanto accaduto oggi”.

Sono state qualifiche difficili in tutte e tre le sessioni quest’oggi, e le condizioni meteo hanno giocato un ruolo fondamentale in tutti e tre i settori”, afferma il team principal Red Bull, Chris Horner. “I ragazzi hanno fatto bene il loro lavoro per approdare in Q3 e Sebastian ha fatto un lavoro pazzesco alla fine della sessione per regalarci la nostra sesta prima fila a Silverstone. Purtroppo abbiamo interpretato male le condizioni alla fine della Q3, dunque ci scusiamo con Daniel, non è sceso in pista perché aveva già fatto segnare un tempo”.

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