Hamilton-show: dalla pit lane a 3°, Rosberg solo 4°

Dopo i problemi delle qualifiche Hamilton si riprende la scena con una rimonta da antologia, mentre Rosberg recrimina per una strategia non ottimale del team. L’affidabilità si dimostra ancora una volta l’unico neo della super Mercedes.

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Se il sabato ungherese si era chiuso tra i sorrisi di Rosberg e la rabbia di Hamilton, la domenica ha ribaltato i valori, portando l’anglocaraibico sul gradino più basso del podio grazie ad un’altra grandissima rimonta dopo quella in Germania e facendo naufragare Rosberg dalla pole alla quarta posizione dopo un problema ai freni e una strategia che, sicuramente non ha reso felice il tedesco.

In partenza, con la pista ancora bagnata a causa della pioggia della mattinata, tutti i piloti montano gomme intermedie. Al semaforo verde Rosberg non scatta benissimo e Vettel prova ad insidiarlo, ma il pilota della Mercedes riesce a mantenere la prima posizione. Hamilton, invece, partito dalla pit lane, si trova subito in difficoltà a causa della temperatura dei freni ed esce di pista alla curva 2, danneggiando lievemente l’ala anteriore.

Rosberg inizia subito ad allungare facendo segnare giri record che i suoi immediati inseguitori, Bottas e Vettel non riescono a replicare. Hamilton, dopo i problemi di inizio gara, inizia la sua rimonta, arrivando a conquistare la 13° posizione già durante il 7° giro.
Due giri più tardi l’incidente della Caterham di Ericsson fa entrare in pista la Safety Car e quasi tutti i piloti rientrano ai box per sostituire le coperture e montare le gomme Soft, tranne i primi quattro, ovvero Rosberg, Bottas, Vettel ed Alonso, che devono aspettare la tornata successiva per effettuare la sosta. Rosberg è rientrato in quarta posizione, mentre Hamilton è ancora 13°, proprio come prima della sosta.

In regime di Safety Car inizia ad uscire del fumo dal posteriore della monoposto di Rosberg e il team gli comunica immediatamente di spostare il bilanciamento della frenata tutto all’anteriore per evitare ulteriori problemi. E’ il 13° giro quando la Safety Car rientra ai box e la gara può ricominciare. Hamilton è subito scatenato e recupera posizioni su posizioni, arrivando, in poco più di un giro alle spalle di Vettel, in settima posizione. Va male, invece, la ripartenza di Rosberg che viene superato da Alonso e alle sue spalle si trova Vettel e Hamilton in lotta.

Nel 20° giro il muretto comunica a Hamilton che il freno anteriore sinistro si sta surriscaldando, ma l’inglese non molla e, anzi, proprio in questi momenti prova il sorpasso su Vettel. I due iniziano una lotta curva dopo curvama tutto si blocca al 23° giro, quando la gara viene nuovamente neutralizzata dalla Safety Car per l’incidente sul rettilineo di Perez. Alcuni piloti approfittano per effettuare un altro pit stop e le due Mercedes si ritrovano terza e quinta con Rosberg e Hamilton.

La gara riparte nel 27° giro e ricominciano subito i duelli serrati tra Vergne – Rosberg e Vettel – Hamilton. Nel corso del 33° giro Rosberg effettua la sua sosta, montando un altro set di gomme Soft, e proprio negli stessi istanti Vettel commette un errore andando in testacoda sul rettilineo, dando così il via libera ad Hamilton che in breve riesce a raggiungere e a superare Vergne alla curva 4, conquistando così la seconda posizione.

L’anglocaraibico continua nella sua rimonta, recuperando oltre un secondo al giro ad Alonso e arriva presto alle sue spalle, mentre Rosberg supera Bottas per la nona posizione. Alla fine del 40° giro Hamilton va ai box per il secondo pit, ma per lui la strategia è diversa: vengono scelte, infatti, le coperture Medium e il pilota torna in pista in quinta posizione dietro ad Alonso, con il compagno di squadra alle spalle.

A quindici giri dal termine Hamilton si trova a 3”8 da Alonso, leader della gara. Rosberg, intanto, va ai box per l’ultimo pit e dopo aver montato gomme Soft rientra in pista in settima posizione, davanti a Vettel. Nel corso del 60° giro il tedesco rompe gli indugi e sorpassa la Ferrari di Raikkonen; subito dopo si sbarazza anche di Massa, conquistando così la quarta posizione.

La lotta per la vittoria si infiamma a otto giri dal termine, quando i primi tre sono separati praticamente da un secondo. Alonso è primo ma Hamilton e Ricciardo sono prontissimi alle sue spalle per approfittare di ogni minimo errore e alle loro spalle Rosberg sta recuperando tra i tre e i quattro secondi al giro dopo aver montato le gomme nuove. Siamo al giro 65 quando Ricciardo tenta di sorprendere Hamilton, ma la manovra non va a buon fine e l’australiano finisce largo alla curva 2.

L’aussie però non molla e due giri dopo, proprio nello stesso punto, riesce a portare a termine un gran sorpasso su Hamilton e in poche curve si sbarazza anche di Alonso, conquistando così la prima posizione e lasciando lo spagnolo a battagliare fino alla fine con la coppia Mercedes, minacciosa alle sue spalle. All’ultimo giro i due compagni di squadra arrivano appaiati alla curva 2, ma Hamilton non vuole assolutamente perdere la sua posizione e porta Rosberg all’esterno, praticamente fuori pista, per resistergli e riesce così a conservare la sua terza posizione fino alla fine.

Grande spettacolo in Ungheria, nuova grande rimonta di Hamilton e un passo falso per Rosberg, apparso molto contrariato nelle interviste del dopo gara: “Nell’ultimo giro sono arrivato dietro al mio compagno di squadra e c’era la possibilità di superarlo, ma non ce l’ho fatta e questo mi fa incacchiare parecchio. Potevo farcela, non serviva nemmeno un giro in più, perché sono sicuro che se avessi adesso la stessa occasione ce la farei, ma purtroppo ormai è andata così”. Il tedesco è anche poco soddisfatto dalle scelte del team: “La strategia non è stata ottima, ma era difficile decidere, per me non era possibile scegliere cosa fare, io sono in macchina e devo fidarmi del mio muretto perché sono loro a conoscere la situazione meglio di tutti.”

Anche Hamilton, seppur dopo una delle sue rimonte più belle, non è apparso molto felice, soprattutto perché è consapevole che qui poteva raccogliere molto di più“E’ stato un week end molto strano, devo ringraziare il team perché ha fatto un ottimo lavoro oggi con i pit e mi ha aiutato molto. La macchina era ottima, ma purtroppo ho perso molti punti in questa gara.” Questa, invece, la spiegazione sull’incidente del primo giro: “I freni erano molto freddi e per questo ho perso per un attimo il controllo della monoposto, ma poi sono riuscito a ripartire e ho iniziato a spingere al massimo”.

La Mercedes va in vacanza da leader incontrastata del mondiale, ma con la lotta tra i due piloti che è tornata ad accendersi, soprattutto dopo che Rosberg si è lamentato via radio dell’atteggiamento di Hamilton in pista, reo di non avergli lasciato strada anche se il tedesco avrebbe dovuto fare un terzo pit stop. Sembra, poi, che l’inglese abbia risposto di non avere intenzione di rallentare per il suo compagno di squadra e che se quest’ultimo fosse stato abbastanza vicino, lo poteva superare da solo. Sull’argomento a fine gara è intervenuto Toto Wolff“La battaglia tra i nostri piloti è intensa, ma molto corretta. Dobbiamo parlare con loro, ma è normale che essendo in lotta per il mondiale siano nervosi. E’ una situazione che va capita e chiarita”.

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