Anche Horner loda Kvyat: “Per me, è il rookie dell’anno”

Christian Horner, team principal della Red Bull, ha parole d’elogio verso Daniil Kvyat e le prestazioni mostrate in questa prima parte di stagione.

Daniil Kvyat

Lo scorso anno, il mercato piloti aveva lasciato intendere che sarebbe stato Antonio Felix Da Costa l’erede di Ricciardo alla Toro Rosso. Quando, a sorpresa, arrivò invece l’annuncio dell’ingaggio di Daniil Kvyat, i social media del team faentino furono presi d’assalto dai tifosi, convinti che si trattasse di una scelta dettata più da interessi economici che dal talento del pilota.

Ma Daniil Kvyat ha saputo zittire praticamente ogni detrattore grazie ai risultati ottenuti in pista. Fare un salto dalla GP3 alla Formula 1 e non accusare nessun calo di performance, è certamente notevole. Pochissimi gli errori dettati dalla mancanza di esperienza. E non sono mancati tanti attestati di stima: dopo gli elogi del Team Principal Tost, anche Christian Horner ha commentato il bell’inizio di stagione del pilota russo.

“Daniil è stato eccezionale finora, per me è il debuttante dell’anno”, ha affermato il Team Principal della Red Bull parlando ad Autosport. “Il suo passo gara e la sua velocità sono davvero impressionanti, specie se consideriamo che ha fatto il salto dalla GP3. Ha fatto pochissimi test pre-stagionali e Jean-Eric Vergne è un pilota molto veloce, quindi anche il confronto con il compagno di squadra è buono”.

Insomma, il programma giovani della Red Bull ha tirato fuori un’altra stella. E Horner gongola, citando anche altri nuovi talenti in odor di Formula 1. “Abbiamo alcuni grandi talenti in arrivo: Carlos Sainz Jr, Pierre Gasly e Alex Lynn, quindi ci sono molti ottimi talenti nel nostro programma”. E sulle critiche mosse proprio verso la spietatezza di quel programma di selezione, Horner replica dicendo: “Può sembrare duro, delle volte, ma la Formula Uno non è certo un ambiente soft e, alla fine, è facile accorgersene. La cosa bella del nostro programma junior red Bull è che i ragazzi, se hanno davvero talento, trovano la loro strada e vengono supportati”.

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