Ricciardo, è nata una stella: “Magnifico battere Vettel”

Daniel Ricciardo si gode le vacanze e, a mente fredda, ammette che battere il proprio compagno di squadra è una sensazione “magnifica”.

Vettel e Ricciardo

Daniel Ricciardo è arrivato in Red Bull in punta di piedi e in pochi, all’inizio dell’anno, avrebbero scommesso che l’australiano avrebbe dato filo da torcere al quattro volte campione del mondo, Vettel. Sebastian, dopo quattro anni sulla cresta dell’onda, sta ora annaspando per restare a galla e non perdere – prima di tutto – il confronto con il compagno di squadra. Il venticinquenne di Perth, di origini italiane, aveva ben chiari gli obiettivi già all’inizio dell’anno, quando aveva dichiarato: “Voglio vedere se ho ciò che serve, se sono il migliore. E per farlo ho a disposizione il pilota migliore con il quale posso misurarmi”.

Oggi, Daniel si sta godendo le vacanze prima di tornare ad indossare tuta, guanti e casco e concentrarsi verso Spa Francorchamps. Il suo bottino di metà campionato è ottimo: 2 vittore conquistate (l’unico ad aver battuto le Mercedes), 131 punti in totale e ben 43 punti di vantaggio sul compagno di squadra Vettel. Intervistato dalla CNN, Ricciardo ha espresso tutta la sua soddisfazione per una prima di parte di campionato eccellente: “Non voglio mentire: poter battere Seb è magnifico. E’ un ottimo punto di riferimento per poter giudicare me stesso. Anche gli altri piloti lo sono, ma lui lo è un po’ di più. Aver fatto vedere una buona velocità sia in qualifica che in gara è stato incoraggiante. Dunque sì, mi sto divertendo molto”, ha affermato l’australiano.

Ricciardo ha anche commentato le voci che vedono il giovane Carlos Sainz Junior vicino alla Caterham, per un possibile debutto già quest’anno, al fine di fare esperienza utile al raggiungimento di un sedile da titolare nel 2015 in Toro Rosso. Praticamente lo stesso modus operandi che la Red Bull utilizzò per far arrivare Daniel nel Circus.

“Entrare in Formula 1 con un piccolo team mi ha aiutato in tanti modi. Intanto, mi ha permesso di essere in F1, a calmare i nervi senza essere proprio sotto la luce dei riflettori e mi ha dato anche modo di apprezzare più quello che avevo. Quando ho firmato per la Toro Rosso ero la persona più contenta del mondo, perché sapevo che avrei potuto lottare per i punti”. Un discorso che Ricciardo crede sia valido anche per altri, sia Sainz Jr che eventualmente per Bianchi: “Sono sicuro che questo succederà anche con altri piloti. Jules sta facendo bene in Marussia e di Sainz si sta già parlando. Esordire in HRT non mi ha danneggiato, mi ha aiutato a imparare nel modo giusto”, ha concluso.

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