Abu Dhabi, le novità tecniche scovate in pista

Analizziamo il lavoro svolto dei team per l’ultimo appuntamento del Campionato 2014.

ferrari test

Con i test post campionato di Abu Dhabi si chiude ufficialmente il Campionato Mondiale di F1 2014. E’ stata una stagione piuttosto impegnativa e difficile, non solo dal punto di vista sportivo ma soprattutto dal punto di vista tecnico, visti i tantissimi cambiamenti che hanno caratterizzato il campionato appena concluso.

L’ultimo weekend di gara ad Abu Dhabi non è stato da meno, con tutte le squadre impegnatissime sulla raccolta dati in funzione del prossimo anno; tutte tranne la Marussia, fuori dai giochi anzitempo per problemi economici, ma che in ogni caso ha lasciato una piccola traccia del lavoro in ottica 2015. Su Twitter, infatti, sono comparse le immagini di quello che è il prototipo in scala per i test in galleria del vento (FOTO); prototipo dal quale, senza i guai finanziari, sarebbe poi derivata la Marussia MR04.

Tra i protagonisti del weekend, con il ruolo di prima donna, c’è sicuramente la McLaren. Il team inglese ha presentato diverse novità interessanti nel corso delle prove libere ed era attesissimo il debutto della nuova Power Unit Honda per i test. Una prima uscita non proprio fortunatissima, considerando che la Mp4-29H è riuscita a completare solo poche tornate a causa di continui problemi di natura elettrica. A tal proposito, abbiamo potuto rilevare che la Mp4-29H, diversamente da quanto sostenuto da alcuni, non presenta alcuna differenza a livello aerodinamico rispetto alla versione motorizzata Mercedes che ha corso nelle ultime gare (FOTOFOTO). L’unica differenza apprezzabile è data da uno sfogo d’aria aggiuntivo collocato sulla sola pancia di sinistra per consentire una migliore evacuazione del calore (FOTO).

Dicevamo delle novità della Mp4-29, relative principalmente all’anteriore della monoposto, dove ha fatto la sua comparsa una nuovissima ala (FOTO). Il profilo è la copia spudorata dell’ala anteriore della Red Bull (FOTO) ed evidentemente è il primo “regalino” firmato Peter Prodromou, ingegnere aerodinamico che la McLaren ha strappato proprio al team austriaco. Di chiara ispirazione Red Bull sono anche i deviatori di flusso posti al di sotto della scocca (FOTO). Novità anche per i profili posti sulla paratia degli pneumatici anteriori (FOTO).

Focus sulla Red Bull, anch’essa protagonista del weekend di Abu Dhabi, anche se non certo in positivo; al termine delle qualifiche, infatti, sulla Rb10 è stata riscontrata un’eccessiva flessibilità delle ali anteriori. Non si tratta certo di una novità, visto che tutti i profili in carbonio – di ogni squadra – sono progettati per “cedere” in maniera controllata sotto la forza del carico aerodinamico, in modo da ridurre l’incidenza e, conseguentemente, il drag generato. Proprio per questo motivo, la Fia effettua periodicamente dei controlli, accertando che la flessibilità dei profili non superi certi valori, in quanto un profilo eccessivamente flessibile diventerebbe un “profilo mobile”, assolutamente vietato dall’articolo 3.15 regolamento. Quelli della Red Bull, evidentemente, erano fin troppo flessibili, circostanza che ha causato la retrocessione in griglia sia di Vettel che di Ricciardo, poi partiti dai box.

Il capitolo novità tecniche si chiude con la Lotus, che ha portato piccoli aggiornamenti per la E22, relativi ai turning vanes sotto scocca (FOTO) ed all’ala anteriore (FOTO).

Nessuna novità rilevante per le altre squadre, che hanno sfruttato gli ultimi chilometri a disposizione per la raccolta dati. Nel corso dei test, infatti, ogni vettura è scesa in pista con griglie di sensori (prevalentemente tubi di Pitot, ma anche fotocamere ad altissima risoluzione e sensori laser) installate in ogni parte della monoposto (FOTOFOTOFOTO). Si tratta di un lavoro importantissimo che consente di confrontare i risultati acquisiti in pista con quelli acquisiti in galleria del vento o risultanti dalle simulazioni; chiaramente, la maggiore o minore corrispondenza di tali dati inciderà sulla capacità di progettazione e sull’efficacia degli sviluppi nel corso del campionato.

Tech F1 gallery da Abu Dhabi

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