Horner: stagione 2014 “stellare” per Red Bull

Tirando il bilancio del campionato 2014, il team principal Red Bull, Chris Horner, non ha dubbi nel vedere il bicchiere mezzo pieno: il recupero della scuderia di Milton Keynes, rispetto alle premesse poste nei test pre-stagionali, è stato pazzesco.

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Tre vittorie e il secondo posto in classifica costruttori. E’ un confronto impietoso rispetto ai tredici allori conquistati nel 2013 con Sebastian Vettel e alle sedici vittorie messe in fila dalle due Mercedes in questa stagione. Ma, nell’insieme, per Chris Horner si tratta di un risultato stagionale più che importante.

Guardando alla grandezza della sfida che abbiamo affrontato nei test pre-campionato, la stagione è stata abbastanza stellare”, afferma Horner. Nei test dello scorso gennaio, a Jerez de la Frontera, la Red Bull era stata a malapena in grado di scendere in pista.Ma poi lo sforzo assoluto e la spinta dalla squadra per il resto della stagione sono stati eccezionali”.

Da certi punti di vista si è trattato di uno dei migliori risultati degli ultimi cinque o sei anni. Abbiamo cominciato la stagione così male: eravamo sulla difensiva, tra macchina poco affidabile e la power unit in uno stato disastroso”. La scuderia di Milton Keynes è invece riuscita ad uscire dalla sabbie mobili, trovando già un podio in Australia con Daniel Ricciardo, poi squalificato per aver consumato un livello di carburante ai limiti previsti da regolamento. “Bisogna guardare a quando siamo stati forti strategicamente. Pensiamo ad Austin. Non avevamo la macchina più veloce, ma siamo stati comunque capaci di stare davanti a team che avrebbero ragionevolmente dovuto batterci quel giorno. Invece, con un gran lavoro di squadra, con ciascuno a fare per bene il proprio lavoro, siamo stati capaci di ottenere dei risultati fenomenali. Credo che avere recuperato in questo modo, aver vinto tre Gran Premi e avere concluso secondi nel campionato, abbia reso eccezionale quest’anno”.

Eccezionale, per Horner,  è stato anche Daniel Ricciardo.Credo che Daniel sia stato l’elemento che ha fatto più sensazione quest’anno, per essere onesti. Il modo in cui ha gareggiato, il suo battagliare ruota a ruota, la sua velocità, la sua padronanza della vettura, sembrava che tutto gli venisse così naturale. È andato oltre le nostre aspettative, e anche le sue”.

Guardando alla stagione 2015, l’obiettivo per tutti è avvicinare Mercedes, ma non sarà facile. “Stiamo facendo un bel po’ di lavoro con Renault per cercare di ridurre il gap. Ma loro non staranno a guardare. Abbiamo una nuova line up di pilota il prossimo anno con Daniel Ricciardo e Dany Kvyat: sarà una dinamica nuova ed emozionante, e daranno il massimo. Vedremo Sebastian in rosso, e sarà una cosa molto strana nelle prime gare. Credo che come Red Bull siamo pronti per una stagione fantastica.  E poi ci sarà Fernando Alonso in McLaren… di nuovo. Sarà un’annata di cambiamenti”.

Cambiamenti che, per Red Bull, arriveranno anche sul fronte tecnico: Adrian Newey, guru dell’aerodinamica e tra i fautori del dominio della scuderia tra il 2010 e il 2013, svolgerà solo un ruolo di consulenza nella stagione 2015. Horner butta acqua sul fuoco: “Adrian sta facendo un piccolo passo indietro, ma è ancora molto coinvolto. Ha supervisionato il progetto della nuova vettura e sarà presente ad alcune gare, così come ad alcuni dei test pre-stagionali”, spiega il team principal Red Bull. “Dividerà il suo tempo tra la Formula1 e il Red Bull Advanced Technologies. Poco tempo fa abbiamo annunciato un progetto con Ben Ainslie Racing, l’ingresso nell’Americas Cup, focalizzato principalmente sulla simulazione e la modellazione matematica. È grandioso avere ancora Adrian come parte del Team: consiglierà e farà da mentore a Dan Fallows, Rob Marshall, Pierre Wache e Paul Monaghan. Abbiamo un vertice tecnico veramente forte”.

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