Wolff: “Un solo uomo non può dirigere un team di F1”

Il responsabile motorsport di Mercedes-Benz sostiene che il modello gestionale utilizzato dalla Casa di Stoccarda sia quello ideale per portare avanti con successo un team di F1.

Toto Wolff Mercedes 2014

E’ finita l’epoca di un uomo solo al comando. Questo, in sintesi, il pensiero di  Toto Wolff. Il manager della Mercedes ha applicato la sua nuova visione manageriale proprio al team di Stoccarda, rimpiazzando Ross Brawn con una struttura gestionale suddivisa tra più dirigenti. Le responsabilità di Wolff in Mercedes spaziano dal campo commerciale a quello inerente i regolamenti sportivi, mentre per le problematiche prettamente tecniche, il referente è Paddy Lowe.

La nuova struttura di comando del team anglo tedesco è, a detta di Wolff, maggiormente adeguata alla moderna era del motorsport: “Non ripeteremo gli errori commessi in passato. I ruoli di responsabilità al vertice che abbiamo definito in passato resteranno immutati, e credo molto in questa scelta. Se dovessi affidare ad un singolo individuo un ruolo di responsabile tecnico per poi affidargli il compito di rappresentare il team ed interagire con autorità quali la Fia, la Fom o lo stesso consiglio di amministrazione Daimler, il suo impegno non sarebbe più focalizzato sull’obiettivo principale”.

Wolff crede fermamente nelle scelte effettuate in seno alla Mercedes: “Una delle scelte strategiche da compiere è quella di posizionare le persone adeguate nei posti maggiormente attinenti alle loro capacità ed essere certi che chi si è scelto abbia le effettive competenze. Volendo si può cercare di far crescere internamente il personale per far assumere col passare del tempo ruoli di maggiore responsabilità, ma non sempre questa scelta è la più ragionevole. Un responsabile tecnico può essere nominato team principal, ma non è detto che abbia le competenze per gestire una squadra”.

La diversificazione dei ruoli, introdotta proprio dalla Mercedes, è ormai la strada da seguire:Gli attuali team di Formula 1 non sono più quelle realtà che esistevano 10 o 15 anni fa. Oggi è necessario posizionare il personale in quei ruoli dove può dare il 100% ed inoltre bisogna fornire tutto quanto è necessario per far si che renda al meglio”.

Wolff ripercorre il passaggio di consegne dal plenipotenziario Ross Brawn alla nuova struttura del team di Stoccarda: “Il passaggio di consegne da Ross alla nuova direzione del team è avvenuto senza particolari problemi. Per Ross, ovviamente, è stato difficile accettare che il suo ruolo era cambiato dato che proveniva da una realtà in cui all’interno di un team vi era un unico responsabile. Tuttavia, in una realtà come la nostra dove lavorano circa 800 persone, di cui la metà nella sede inglese di Brixworth, non è più concepible che sia una sola persona a dirigere l’intera scuderia”.

Il Responsabile Motorsport di Mercedes conclude analizzando i ruoli dei singoli responsabili: “Certamente, alla fine di tutto, vi è ancora una responsabilità soggettiva, ma ognuno deve svolgere il proprio compito nell’ambito delle proprie competenze. Quando abbiamo contattato Paddy Lowe abbiamo subito chiarito questa diversificazione di ruoli e non vi sono stati problemi con il suo inserimento nel team”.

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