Piero Ferrari: “Marchionne sarebbe piaciuto a mio padre”

Il figlio di Enzo Ferrari approva pubblicamente l’operazione rivoluzionaria di Marchionne, da settimane impegnato nel rimpasto organico della Scuderia.

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E’ arrivato a Maranello per fare la rivoluzione. In poco più di un mese, Marchionne ha raso al suolo gran parte della Dirigenza del Cavallino Rampante e ha posto la prima pietra per la Ferrari del futuro, affermando: “Ritorneremo ad essere una vera squadra”.

Le sue dichiarazioni di lunedì, in conferenza stampa con il nuovo team principal Arrivabene, fanno ancora oggi rumore. Montezemolo gli ha risposto a mezzo stampa, rifiutando di alimentare le polemiche ma chiedendo rispetto. Ma se da un lato c’è l’ex Presidente che non ha gradito, dall’altro si pone un più accondiscendente Piero Ferrari che ha mostrato apprezzamento verso il pugno duro di Marchionne. Il figlio del Drake ha ammesso: “Ha detto così chiare, sentite, oneste, senza sotterfugi o trasformismi politici. Marchionne è una persona che detesta i ritardi. Lavora sodo, capisce al volo i problemi e li risolve all’istante. Ha tante qualità. Più lo conosco e più lo posso apprezzare. Credo proprio che sarebbe stato simpatico a mio papà, perché si sarebbero intesi anche solo con lo sguardo…”.

In particolar modo, Ferrari fa un parallelo tra il far piazza pulita di Marchionne e quello che Enzo fece nei primi anni sessanta. “Sono un po’ emozionato dal cambio generazionale in corso. Le aziende si evolvono, la Formula 1 obbliga a rinnovarti, ma in modo prudente perché i miracoli non li fa nessuno. Alla fine del 1961, mio papà licenziò i sette dirigenti di vertice e ricominciò da capo, mettendo il giovane Forghieri a capo di tutto. Quello in atto è un cambiamento a misura di Marchionne”.

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