Alonso, debutto difficile a Jerez. “Ce lo aspettavamo”

Primo giorno di test complicato per lo storico duo McLaren-Honda e per Fernando Alonso. L’asturiano completa appena sei giri con un crono molto alto. Ma appare sereno: “Inizio lento, ma sapevamo che lo sarebbe stato. Abbiamo bisogno di tempo”.

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Sarà stata una delusione cocente per il numeroso pubblico accorso ad acclamare il suo ritorno in McLaren, ma Fernando Alonso non appare affatto scalfito dopo la complicata giornata di debutto della MP4-30: “La mia pazienza è stata temprata negli ultimi cinque anni, non ho nessun problema“, ha affermato l’asturiano dopo la prima giornata di test invernali a  Jerez de la Frontera. Per lui appena sei giri in mattinata, un crono (1:40.738) distante diciotto secondi dal miglior parziale fatto segnare da Sebastian Vettel e diversi problemi di natura elettrica e di controllo al motore Honda.

Ovviamente è stato un inizio lento, ma sapevamo che lo sarebbe stato. Abbiamo visto lo scorso anno quanto sia difficile per tutti i team completare dei giri, soprattutto le prime volte“, spiega lo spagnolo. “Persino Red Bull ha fatto appena 10 giri, o giù di lì, lo scorso anno, in tutto l’inverno. Quella delle Formula1 di oggi è una tecnologia complessa, abbiamo bisogno di tempo. Dobbiamo imparare molte cose e mettere da parte del chilometraggio. E’ ovvio che mi piacerebbe fare più giri. Dopo un’attesa di due mesi, sei non sono sicuramente sufficienti. Ma siamo tutti felici ed emozionati, e c’era una bellissima atmosfera oggi nel box per il ritorno del duo McLaren-Honda dopo 22 anni. Io mi sento onorato, e sono stato un privilegiato a essere in macchina oggi. Ci sono molte cose su cui lavorare, ma credo molto nel progetto e sono davvero, davvero felice di farne parte“.

Honda intanto fa sapere di avere già risolto i problemi alla Power Unit che hanno condizionato la giornata di test della McLaren. “Non posso entrare nel dettaglio, c’è stato qualche piccolo problema elettrico e di controllo, ma nulla di grosso. Abbiamo già riparato il tutto“, spiega Yasuhisa Arai. “Abbiamo capito cosa è successo, e stanotte cambieremo qualcosa. Domani andrà già molto meglio“.

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