Marussia, salvezza vicina: possibile il ritorno alle competizioni

La scuderia iscritta come Manor uscirà il prossimo 19 febbraio dall’amministrazione controllata, dopo aver pagato i debiti e la tassa d’iscrizione al campionato 2015.

Jules Bianchi

Il prossimo GP d’Australia potrebbe vedere in griglia venti vetture: la Marussia è vicina al ritorno alle gare dopo che l’amministratore che si occupa della scuderia ha annunciato che il 19 febbraio la squadra anglo-russa uscirà dallo stato di amministrazione controllata. Anche la tassa d’iscrizione al campionato 2015 è stata pagata e la scuderia dovrebbe presentarsi al via con il nome Manor.

In un comunicato rilasciato in mattinata, l’amministratore Morgan Rossiter ha dichiarato che il prossimo 19 febbraio cesserà lo stato amministrativo nel quale la Marussia si trova da novembre a seguito di un accordo trovato con i creditori della scuderia. Rossiter ha anche confermato che i colloqui per cedere il team proseguono e che l’identità del misterioso investitore non verrà al momento svelata: dopo le voci che parlavano di un interessamento da parte della Ferrari, ora si fa il nome della McLaren, la quale ha però già smentito il tutto.

Giovedì sarà una giornata decisiva per il futuro della squadra: durante la riunione dello Strategy Group, le scuderie discuteranno la possibilità di permettere alla Marussia di partecipare al prossimo campionato con la vettura 2014. Questa proposta era stata appoggiata da tutte le scuderie già a dicembre, ma ora che le possibilità di rivedere in pista la scuderia anglo-russa sono concrete, qualche squadra potrebbe togliere il suo appoggio alla proposta per poter usufruire di un premio FOM più cospicuo a fine 2015.

La Marussia dovrebbe partecipare al mondiale come Manor e trasferirsi nella vecchia factory Virgin di Sheffield, ancora sotto il controllo di Graeme Lowdon e John Booth. Fondamentale nella ricerca di un investitore il premio FOM che spetta alla scuderia grazie al nono posto conquistato da Jules Bianchi nel GP di Monaco 2014: proprio l’assenza di tale denaro ha invece ridotto al lumicino le possibilità di rivedere in griglia la Caterham, della quale non si hanno più notizie da più di due settimane.

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