La FIA ferma la moda del cambio di casco ad ogni gara

La FIA ha deciso di limitare la “moda” degli ultimi tempi di cambiare spesso casco, che dal 2015 dovrà avere una livrea unica per stagione.

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Il primo segno distintivo di un pilota, il suo primo “messaggio” al pubblico, prima ancora delle gesta alla guida è certamente il casco che indossa. Più precisamente, la grafica del casco, con i suoi colori e il suo significato.

Dopotutto gli appassionati ricordano, a volte, i piloti più per i colori dei caschi che per i loro volti, e ci sono grafiche entrate semplicemente nella storia: il casco di Schumi, quelli di Ayrton, Piquet, Mansell e tantissimi altri.

Per questo lo Strategy Group (rappresentanti dei team, FIA e FOM) ha deciso di porre un freno alla (malsana) abitudine di cambiare casco ad ogni Gp. Esasperazione di una moda portata avanti dal campione degli ultimi anni, quel Sebastian Vettel che ha corso più o meno con sessanta caschi diversi nei suoi anni in Red Bull.

Come con i numeri di gara, scelti per tutta la carriera, così la Federazione vuole promuovere in maniera più incisiva l’immagine dei suoi protagonisti del volante, in modo da renderli riconoscibili quanto più velocemente.

Una decisione (che sarà ratificata – e quindi diventerà norma – nel prossimo consiglio FIA) che potrebbe fare storcere il naso a qualcuno, dato che va ad intaccare la libertà di scelta dei driver, ma che ci pare quantomeno giusta. Un pilota è un supereroe in uniforme, incanta ed esalta intere platee, che in alcuni “colori” hanno bisogno e diritto di riconoscersi, sempre. Ecco perché mantenere fede ad almeno un casco a stagione ci sembra il minimo sindacale.

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