Ferrari, una giornata di luci e ombre a Barcellona

Il pilota finlandese ha totalizzato ottanta tornate al Montmelò, senza cercare la prestazione velocistica.

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Una Ferrari apparentemente in sordina, sorniona, nel primo giorno degli ultimi test collettivi di Barcellona. Il tempo stringe e il lavoro è sempre più febbrile, frenetico, eppure i valori in campo – Mercedes a parte – sono ancora indecifrabili. Raikkonen nel suo giovedì di test ha svolto un lavoro certosino di assetto con il team, provando varie soluzioni, senza però cercare il tempo come nelle precedenti uscite.

Il sesto crono di giornata (1.26.327) non deve allarmare i ferraristi, sia chiaro. La maggior parte del lavoro si è concentrata su sequenze di giri medio-lunghe, con lo specifico obiettivo di raccogliere quante più informazioni possibili sul comportamento del telaio e delle gomme.

Lo stesso Kimi Raikkonen è apparso abbastanza disteso e sereno, confermando ancora una volta che la monoposto ha un discreto comportamento: “Abbiamo imparato qualcosa oggi, nonostante alcuni piccoli problemi che, sono certo, riusciremo a risolvere. In generale la macchina non si comporta male, ma ci sono punti che vorremmo migliorare, specie perché con queste condizioni di pista è difficile far funzionare le gomme in maniera uniforme da un giro all’altro. Ora abbiamo un altro giorno di prove per mettere assieme quanto abbiamo appreso. E fra qualche giorno, a Melbourne, sapremo quale sarà il nostro effettivo livello”.

Meno rilassato il direttore tecnico James Allison, che si aspettava qualcosa più dai questi primi test: “Non è stata una giornata facile per noi, abbiamo perso troppo tempo dietro a un fastidioso problema di affidabilità che solo a fine giornata siamo riusciti a tamponare, ma che ha interrotto in maniera significativa il nostro programma di lavoro. Ora possiamo far tesoro di quello che abbiamo imparato oggi, in modo da avere domani un giorno molto più consono alle nostre aspettative”.

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