Alonso, amore a colpi di tweet con la Mclaren, ma…

L’asturiano mercoledì 18 ha passato la giornata a Woking “provando” la MP4-30 al simulatore.

Fernando Alonso e Ron Dennis

A una prima impressione la situazione sembra nuovamente serena, con il bel tempo a scacciare via i fulmini; Fernando Alonso è sempre più sulla via dell’agognato ritorno in pista, dopo il brutto incidente nei penultimi test invernali a Barcellona.

Il pilota di Oviedo ha preso il volo (martedi 17) dalla sua dorata dimora in Dubai con destinazione Woking, Inghilterra, per “riabbracciare” il team ed iniziare a lavorare in vista del ritorno in ufficio previsto per il Gp della Malesia. Fernando ha lavorato al simulatore, come spiegato via Twitter (ormai mezzo di comunicazione privilegiato dei team di F1) dalla Mclaren: “Buona giornata ad Alonso impegnato col simulatore” e poi, a fine giornata “Il lavoro di Alonso si è concentrato sulle operazioni basilari e sull’esercizio di tutte le procedure di qualifica e gara”.

Nando insomma ha girato – virtualmente – tanto, smanettando tra frenata, consumi, regolazioni di assetto, comunicazioni col team. Simulando, insomma, delle prove libere; quelle che non ha potuto disputare in Australia. Il simulatore inoltre riproduce fedelmente il senso di velocità della monoposto e sottopone il pilota ad un bell’esercizio di riflessi e concentrazione.

Basti pensare, a tal proposito, che piloti del calibro di Kimi Raikkonen o Michael Schumacher hanno sofferto in passato queste vere e proprie monoposto virtuali, a causa della cinetosi, volgarmente conosciuta (e sofferta da molti) quale “mal di mare”. Al contrario i futuristici marchingegni delle scuderie non possono riprodurre le accelerazioni di gravità di una vera monoposto.

In ogni caso Alonso si è sottoposto ad un vero e proprio allenamento – dopo quelli massacranti di Dubai – in vista della Malesia. Il pilota a fine giornata ha inoltre twittato: “Fantastica giornata in factory. Tante riunioni e tanto lavoro al simulatore“.

Sembrerebbe il finale perfetto di una brutta storia, se non fosse che su Nando pende ancora la “spada di Damocle” della visita medica della FIA, quella che il 22 marzo farà definitivamente luce sull’idoneità a correre dello spagnolo. E dall’entourage dell’asturiano trapelano ancora voci di un’insofferenza del pilota verso il team

Il settimanale Autosprint fa sapere che Alonso avrebbe rifiutato una visita medica da parte di neurologi di fiducia del team, fidandosi solo ed esclusivamente dei suoi dottori, mentre La Gazzetta sostiene che lo spagnolo non avrebbe ancora digerito le menzogne di Ron Dennis sull’incidente. E se Hamilton non rinnovasse con Mercedes…

Lascia un commento