Qualifiche Gp Cina, Ferrari divise dalle Williams

Nel sabato di Shanghai, Vettel centra l’obiettivo 3° posto in griglia, dietro le imprendibili Mercedes. Sbavatura per Raikkonen nell’ultimo giro lanciato: per lui solo 6° tempo. Ferrari già con un occhio alla gara nella gestione degli pneumatici: i due piloti di Maranello domani avranno un treno di gomme Soft nuove da sfruttare.

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Nelle qualifiche del Gp di Cina, la Ferrari raccoglie forse meno di quanto si aspetta. Solo Sebastian Vettel centra l’obiettivo seconda fila, riuscendo a contenere entro il secondo il distacco rispetto alle velocissime Frecce d’Argento. Grazie al tempo di 1’36’’687, il tedesco domani partirà terzo. Rammarico per Kimi Raikkonen, che nuovamente pasticcia nel momento che conta: nell’ultimo giro lanciato il finlandese fa un brutto primo settore, che pesa moltissimo sul suo crono finale. Con un 1’37’’232 Raikkonen è solo sesto, dietro le due Williams, ed è un decimo più lento rispetto alla Q2.

Le Ferrari chiudono al top la primissima parte della sessione. Mentre alle Mercedes è più che sufficiente il tempo fatto segnare con la mescola White Medium, i due di Maranello, dopo un primo run con le Prime, sono costretti a scendere nuovamente in pista con le gomme Soft per essere sicuri di passare il taglio della Q1. Rispettivamente con un 1’37’’502 e 1’37’’790, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen fanno segnare i tempi migliori dei primi 18 minuti di qualifiche.

Nella Q2 il box della Rossa punta al risparmio delle mescole in ottica gara. Vettel e Raikkonen scendono in pista una sola volta, direttamente con un treno di gomme Soft nuove. Ai due Ferraristi basta un giro lanciato per assicurarsi un tranquillo passaggio alla Q3. Raikkonen, autore di un ottimo settore centrale (29.1), centra il quarto tempo (1’37’’109). Vettel è velocissimo nel tratto finale della pista: chiude la seconda parte della sessione terzo, con il parziale di 1’36’’957.

Q3 al cardiopalma per le due Rosse, che scendono in pista piuttosto tardi. Dopo un primo run su gomme Soft già usate, che vale a Vettel e a Raikkonen un tempo sul 1.37 alto, c’è appena il tempo per rientrare ai box a montare l’extra-set di gomme speciali fornito da Pirelli per l’ultima fase delle qualifiche. Fa male Raikkonen, che non riesce a domare la sua SF15-T nel primo settore. Bene, invece, Vettel, che si migliora di tre decimi rispetto alla fase precedente.

Faccia scura per Raikkonen all’incontro con la stampa. Il finlandese lamenta un inspiegabile sottosterzo. “Per qualche ragione ho fatto un brutto giro con l’ultimo set di gomme. Nelle prime tre curve la vettura ha scivolato molto con il posteriore, e già questo ha pregiudicato il mio giro. A quel punto ho cercato di tirar fuori il meglio che si poteva”. Guardando alla corsa di domani, IceMan, che venerdì ha mostrato un passo gara micidiale, afferma: “la macchina si sta comportando bene. Dovrò cercare di scattare bene e costruire qualcosa a partire da lì”.

Molto più sorridente Sebastian Vettel, che nella tradizionale conferenza stampa dei primi tre classificati guarda con molto ottimismo alla gara di domani: “Innanzitutto sono contento per oggi. Credo che abbiamo optato per una strategia diversa nella Q3, utilizzando un solo set nuovo [l’extra-set messo a disposizione da Pirelli nelle qualifiche, ndr]”, afferma il tedesco. “Loro sono stati un po’ più veloci di quanto ci aspettassimo, per essere onesto, però noi abbiamo azzeccato tutto: la terza posizione era il nostro obiettivo oggi. Domani credo che dovremmo essere un pochino più vicini. Quanto, lo scopriremo. Non vedo l’ora che inizi la gara, sperando di poter competere con loro. La prima curva non è troppo lontana. La gara sarà piuttosto lunga, la gestione delle gomme sarà molto importante, proveremo a far bene e a portare a casa un buon risultato”.

Pensa all’attacco anche il team principal della Ferrari. Maurizio Arrivabene preannuncia che in casa del Cavallino Rampante cercheranno di inventarsi qualcosa in termini di strategie, sfruttando la gentilezza della SF15-T nei confronti degli pneumatici: “Sicuramente la nostra non sarà una strategia di copertura, per come siamo abituati a fare. Sceglieremo una strategia che ci consentirà di guardare avanti”.

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