Raikkonen a cuore aperto: “Se la Ferrari mi vuole, resto”

Kimi Raikkonen ha rilasciato dichiarazioni significative al collega Ettore Giovannelli della Rai al termine del Gp della Cina.

GP CINA F1/2015Sereno, rilassato, felice. E’ un Kimi Raikkonen estremamente fiducioso quello che si presenta ai microfoni di Rai Sport al termine della lunga gara cinese, che l’ha visto ottimo quarto al traguardo.

Kimi è stato autore di una bella prestazione, la seconda di seguito dopo la bella rimonta di Sepang. Partito a razzo, il finlandese ha rimediato subito alla qualifica deludente, mettendo con cattiveria e tempismo le sue ruote avanti a quelle delle due Williams. Uno start che ha gasato il muretto del Cavallino, a cui ha fatto seguito una corsa intensa, con un ritmo in certe fasi migliore di quello del compagno Sebastian Vettel.

Raikkonen non si sente seconda guida, crede di poter aspirare a ben altri risultati in un fine settimana senza problemi e conferma l’ottimo rapporto che ha con Vettel: “Se riuscirò ad avere un fine settimana liscio sono certo che potrò stare davanti. Il mio obiettivo è questo. Non sono preoccupato per il distacco in classifica da Vettel; certo la situazione non è ideale, ma è la realtà dei fatti. La gente crede che tra me e Seb possano sorgere problemi interni per la competizione, ma il nostro rapporto va bene, come prima. Noi andiamo d’accordo, sia come amici che come colleghi. Poi in pista è normale vogliamo superarci, ma collaboriamo volentieri per il bene del team”.

Kimi  ha ribadito come l’atmosfera della nuova Ferrari targata Arrivabene sia notevolmente migliore rispetto al passato: “In Ferrari si lavora bene, in armonia, remiamo tutti nella stessa direzione. Come dinamica di gruppo è il momento più positivo di tutta la mia esperienza in F1″. 

Dolci le parole verso la famiglia “mi danno un grande sostegno, sono molto felice nel privato, essere padre è una emozione bellissima, poter tenere in braccio un bambino così piccolo e adorabile. Quando si farà più grande lo porterò in giro con me” e altrettanto intenso il messaggio lanciato alla Scuderia non credo alla leggenda del pilota che diventa padre e diventa più lento, ma sono tante le cose a cui non credo. Se resterò in Ferrari? Bisogna capire cosa ne pensa il team principal, se la Ferrari mi vuole…”.

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