Mercedes, Lauda: “I piloti hanno diritto ad essere egoisti”

Il presidente del team Mercedes conferma la sua schiettezza, intervenendo in modo alquanto pragmatico sulla questione sorta nella conferenza stampa di Shanghai tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg.

Hamilton e Lauda

Niki Lauda è così, prendere o lasciare. Il presidente non esecutivo della Mercedes non le manda a dire, preferendo un approccio genuino e cinico alle corse. Un realismo che lo contraddistingue sia quando commenta che quando comanda, come in questa occasione.

La polemica scoppiata tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton nel Gp di Cina – con il tedesco che ha accusato il campione del mondo di avergli rovinato la gara apposta, alzando il piede un po’ troppo quando la Ferrari braccava le frecce d’argento – ha lasciato abbastanza indifferente Lauda. Il manager austriaco ha affermato che i piloti sono “dei bastardi egocentrici” e ha difeso il diritto di Hamilton a correre nel modo più egoista possibile:

“Per diventare campioni in F1 bisogna pensare solo a se stessi, essere dei veri bastardi egoisti, è così da sempre. Hamilton corre in modo egoico, ma anche Rosberg farebbe la stessa cosa se stesse davanti. Loro due non sono amici, non si sopportano, ma è giusto così. Sono due rivali che lottano duramente, ci si può arrabbiare, ma poi gli animi si raffreddano e si riparte verso un’altra battaglia. Correre in F1 significa questo”.

Queste sono vere e proprie “perle di saggezza” di un pilota che in carriera è stato freddo, duro, calcolatore, tanto da essere soprannominato “computer” ai tempi della Ferrari. Il messaggio (stavolta diretto a Rosberg) è chiaro: non frignate perché siete entrambi individualisti. Giusto così, ora il derby si sposta nel deserto barheinita, scenario di una meravigliosa tenzone l’anno scorso, quando Rosberg le provò tutte per avere ragione di Hamilton, senza riuscirci. E all’epoca i due erano ancora amici…

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