Rientra l’allarme Cenere, le F1 volano a casa

Tra ieri e oggi, materiali e monoposto dei team di Formula 1 sono rientrati in Europa, dopo la lunga chiusura degli scali e degli spazi aerei della maggior parte del nostro Continente. L’eruzione del vulcano islandese ha fatto passare qualche giorno di ansia ai protagonisti del Circus, che avevano temuto anche per un possibile spostamento del Gran Premio di Spagna, in programma il prossimo 9 maggio.

Tuttavia parte del personale delle scuderie di F1 è ancora intrappolato in Cina, in attesa che le compagnie aeree comunichino la propria disponibilità ad imbarcarli verso l’Europa. Gli aerei cargo utilizzati dalla FOM erano, come avevamo già detto, bloccati nei rispettivi aeroporti europei e non erano quindi neanche in grado di prendere il volo per raggiungere le squadre a Shanghai. Rientrato l’allarme “cenere” i velivoli hanno potuto volare verso l’Oriente e riportare a “casa-base” attrezzature e vetture dei team di F1, che quindi giungeranno in sede anche prima di parte del personale.

Un rallentamento questo, nella vita frenetica della Formula 1 odierna, che in fondo intaccherà soltanto in minima parte i programmi delle diverse squadre del Mondiale. Grazie alle tre settimane di stop infatti (tra Gp di Cina e Gp di Sagna), tutti avranno il tempo di riportare le vetture alle proprie factory, per poter così montare gli aggiornamenti in vista della gara spagnola. Ricordiamo infatti che in molti, quando ancora la situazione dei cieli d’Europa versava nel caos più totale, avevano preannunciato la possibilità di attendere ancora in Cina per poi spedire le auto direttamente a Barcellona, senza passare dalle rispettive sedi.

Allarme rientrato quindi e Gran Premio di Spagna confermato, con grande soddisfazione e compiacimento di Bernie Ecclestone, fiducioso, sin dall’inizio, circa l’happy ending dell’avventura “Cenere nei cieli”.

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