GP del Belgio: le nostre pagelle

HAMILTON 10 – Una gara quasi perfetta. Hamilton riprende la testa della classifica con una gara condotta in testa dal 1° giro, quando è abile a superare un Webber partito male. Il suo ritmo è imprendibile per tutti, ma al 35° rischia di buttare tutto al vento con un’escursione nella ghiaia. Bravo a gestire il finale centrando una vittoria che lo riporta al comando del mondiale.

WEBBER 9 – Dopo l’ennesima Pole Position Red Bull, l’australiano stecca la partenza ritrovandosi 6° al primo giro. Passa Massa dopo la SC e recupera due posizioni grazie al contatto Button Vettel ritrovandosi 3° a metà gara. Con l’errore al pit stop di Kubica riesce ad arrivare 2° limitando i danni, rimanendo così vicino al britannico in campionato.

KUBICA 9 – Ennesima splendida gara del polacco, capace di portare di nuovo sul podio la Renault. Purtroppo arriva lungo al 2° pit stop e questo inconveniente gli fa perdere la seconda posizione. Grazie all’F-Duct la Renault è riuscita a portarsi al livello dei top teams e il polacco potrà rubare punti preziosi per chi lotta per il titolo.

MASSA 8 – Buon 4° posto per il brasiliano che rimane per tutta la corsa dietro a Red Bull e McLaren riuscendo a portare a casa punti preziosi grazie agli errori altrui. Una gara di attesa, come nel 2008, ma i punti raccolti oggi sono più preziosi per la classifica costruttori che per quella piloti.

SUTIL 8.5 – La Force India non è competitiva come lo scorso anno su questa pista, ma il tedesco fa una gara eccezionale, sempre all’attacco, superando Kobayashi, M. Schumacher e Rosberg. Prima della SC si avvicina tantissimo a Massa ma non riuscirà mai a impensierire il brasiliano. 10 punti d’oro.

ROSBERG 8 – Con entrambe le Mercedes penalizzate, Ross Brawn deve inventarsi qualcosa per recuperare: la strategia d’attesa paga, con Rosberg che termina in 6° posizione. Splendidi i duelli (uno vinto e uno perso) con il compagno di squadra, con Petrov e Kobayashi.

M. SCHUMACHER 7.5
– Il suo voto potrebbe essere più alto se nel finale non cedesse la posizione al compagno di squadra. Il 7° posto finale è comunque un ottimo risultato, considerando anche la posizione di partenza (21°). Bravo a portarsi in 3 giri al 12° posto.

KOBAYASHI 7.5 – Anche lui partiva in fondo (uscita di pista nel Q1) e anche lui ha rimontato, portandosi a casa 4 punti. Secondo piazzamento a punti consecutivo, a dimostrazione che la Sauber sta trovando i risultati sperati a inizio stagione.

PETROV 7.5 – L’errore del sabato dovrebbe solo far aumentare il rammarico al russo, dato che Vitaly, grazie anche all’ennesima splendida partenza, riesce a portare a casa 2 punticini. Da applausi il sorpasso all’esterno a Rosberg.

ALGUERSUARI 7 – Dopo l’ottima qualifica, alle prime gocce di pioggia rientra ai box sbagliando strategia e sprofondando sul fondo. Pian piano risale fino ad un clamoroso 10° posto, posizione agguantata a 3 giri dalla fine grazie all’errore di De La Rosa.

LIUZZI 6 – Prestazione opaca dell’abruzzese, specie se confrontata con quella del compagno di squadra. Partiva 12° e la zona punti era alla sua portata ma un contatto con Vettel lo costringe ad una sosta extra.

DE LA ROSA 5.5 – Non un gran week end per lo spagnolo, autore di due errori importanti, uno in qualifica e l’altro in gara. Bravo a recuperare dal fondo, meno nel finale quando sotto la pioggia regala la 10° posizione ad Alguersuari.

BUEMI 5 – Rimane in ombra per tutta la gara, coinvolto nella bagarre di centro gruppo. Anche lui viene penalizzato in qualifica (per aver rallentato Rosberg) e così come il compagno, cerca di recuperare azzardando le intermedie al 3° giro. Ma non paga.

HULKENBERG 5 – Chi troppo vuole nulla stringe. Può essere questo il riassunto della gara di Hulkenberg che tenta di rimanere in pista con le gomme slick mentre tutti vanno ai box per mettere le intermedie o le heavy rain. Peccato perchè la zona punti era alla sua portata.

VETTEL 5 – Brutta gara di Vettel che fa un grosso regalo al proprio compagno di squadra. Nelle fasi iniziali passa Kubica e poi si mette all’inseguimento di Button. Dopo il contatto che mette K.o. l’inglese, gli viene dato il secondo DT in due gare. Ma i problemi non sono finiti: prima fora una gomma e poi rientra due volte per montare le gomme da pioggia, tentando un disperato recupero.

KOVALAINEN 6.5
– La sufficienza è data dall’aver vinto il duello tra i nuovi teams e dall’ottma qualifica, ma la 13° posizione del sabato (la migliore posizione da Italia 1994 per la Lotus) viene vanificata dall’azzardo gomme intermedie al 3° giro. Abile a recuperare posizioni quando Trulli si gira.

DI GRASSI 5.5 – Anche lui aspetta fino alla fine per effettuare il pit stop e la strategia in parte paga, dato che riesce a stare davanti al compagno di squadra, a Trulli e alle due HRT. In qualifica viene colpito da Trulli e così non può provare a passare per la prima volta nel Q2.

GLOCK 5.5 – E’ il primo a mettere le heavy rain e in 2 giri recupera addirittura 25 secondi. Peccato che poi entri la SC e la pioggia diminusica di intensità, vanificando ciò che di buono stava facendo. Bravo ad entrare nel Q2, un pò meno per aver rallentato Yamamoto nel Q1.

TRULLI 5.5 – Fino al pericolosissimo 360° del 41° giro Trulli conduce la gara dei nuovi teams. Anche lui cade nella trappola gomme intermedie del 3° giro perdendo la buona posizione iniziale. La Lotus ha comunque già abbandonato il progetto corrente per focalizzarsi su quello 2011.

YAMAMOTO 5 – Al sabato si lamenta con Glock per avergli impedito di potersi qualificare ad uno storico Q2. La domenica conclude 20° a due giri da Hamilton con l’unica HRT rimasta in gara. Dovrebbe continuare a guidare l’HRT almeno fino al GP di Korea.

ALONSO 5 – La tanto invocata pioggia tradisce l’asturiano. Opaco in qualifica, al via rimane a centro gruppo, salvandosi miracolosamente dal tamponamento di Barrichello. Sbaglia la strategia, ma pian piano rimonta fino all’errore finale sotto la pioggia. Uno zero in classifica che può pesare.

BUTTON 8 – Finchè non viene centrato da Vettel l’inglese stava disputando un’ottima gara, controllando un prezioso 2° posto. Perde punti pesanti e ora ha la consapevolezza che recuperare sarà difficile, anche perchè in squadra c’è uno come Hamilton.

B. SENNA 5 – Dopo soli 5 giri e un testacoda finisce la corsa per il nipote del grande Ayrton. Perde immediatamente la sua 18° posizione in griglia e il primo pit stop si trasforma in ritiro. Ora andrà a Monza consapevole che la sua HRT non sarà tanto diversa da quella guidata in Belgio.

BARRICHELLO 5 – Festeggia con il botto il brasiliano le 300 presenze in F1. Con un botto negativo però, dato che sbaglia completamente la frenata e centra in pieno Alonso al primissimo giro. Era una buona chanche per andare a punti.

GP BELGIO 9 – Una pista super e il tempo incerto regalano una gara piena di emozioni.

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