Renault: toccata e fuga

Il weekend giapponese di Robert Kubica e Vitaly Petrov si risolve in pochi minuti, giusto il tempo di distruggere la monoposto sul rettilineo di partenza per il russo e accorgersi che al box hanno fatto davvero un gran casino con i dadi per il polacco.

Un vero peccato per quest’ultimo, il quale aveva saputo sfruttare benissimo una fantastica terza posizione ottenuta soltanto poche ore prima in qualifica (approfittando anche della penalità di Hamilton) riuscendo a infilarsi tra i due della Red Bull e facendo andare su tutte le furie Mark Webber. Di certo le monoposto del toro ne avevano di più, molto di più dell'”ape maia”, ma Kubica avrebbe sicuramente aggiuto quel pizzico in più di spettacolo che è mancato in zona podio e di certo avrebbe potuto lottare per il gradino più basso del podio con Alonso&co. Purtroppo non è andata così ed il polacco non ha potuto fare altro che parcheggiare la sua Renault a bordo pista dopo pochi giri, per altro dietro alla safety car, e mangiarsi le mani a morsi per tutto il resto del GP:

Abbiamo fatto un’ottima partenza e siamo riusciti a guadagnare una posizione, ma poi durante il secondo giro dietro alla safety car, mentre cercavo di tenere caldi gli pneumatici, ho quasi perso la macchina. Pensavo che il problema fosse alla trasmissione ma pare che sia stata una gomma. Non so se ci sia stato un guasto ma è diventato impossibile seguire la safety car, quindi mi sono spostato sul bordo della pista, finchè ho perso la ruota.

Dura ancora meno la gara di Vitaly Petrov, uno che, seppur in crescita, avrebbe tanto bisogno di fare risultati, o quanto meno di portare la macchina al traguardo integra. La sua partenza è buona e prova ad approfittare di quella pessima di Hulkenberg; di spazio non ce n’è abbastanza però, e si intraversa davanti al tedesco, concludendo la sua corsa sul muretto opposto a quello dei suoi ingegneri di pista. Per questa manovra, Petrov è stato penalizzato di cinque posizioni perse sulla griglia nel prossimo GP di Corea:

Sono partito bene, riuscendo a superare Massa. Poi mi apprestavo a passare Hulkemberg ed avevo Heidfield sulla mia destra, quando ha cominciato a spostarsi verso sinistra e ho dovuto fare la stessa cosa per evitare il contatto. Purtroppo ho colpito la macchina di Hulkemberg e questo è stato il motivo del mio ritiro.

Meno contento di tutti è Eric Boullier, cosciente di aver gettato nelle ortiche una possibilità enorme di fare un buon risultato:

Dopo una prestazione così buona in qualifica stamattina è davvero frustrante andar via così a mani vuote. La nostra monoposto è stata competitiva durante il fine settimana e aspettavamo di far vedere qualcosa di buono in gara. Entrambe le macchine sono partite molto bene ma poi abbiamo avuto la doppia delusione con ambedue le macchine fuori dopo poco. Non sappiamo cosa sia successo a Robert ma è davvero un peccato per lui perchè è stato eccezionale per tutto il weekend e sono sicuro che avrebbe potuto far bene oggi in gara. Tutto ciò che possiamo fare ora è restare uniti e guardare alla prossima gara in Korea, che sarà nuova per tutti

Lascia un commento