McLaren: protagonista senza gloria

Si conclude così come era cominciata la gara di Hamilton e Button, rispettivamente quarto e sesto al traguardo dopo essersi qualificati ieri nelle stesse posizioni in griglia. Purtroppo stavolta non si poteva fare di più e alla McLaren ne erano ben coscienti forse sin dall’inizio del weekend turco. Già da venerdì la McLaren sembrava correre un pò in difesa, consapevole che la supremazia della Red Bull fosse davvero esagerata e che dal canto suo la Mp4-26 non aveva molte unghia da mostrare agli avversari per strappare più punti di quelli che sono realmente arrivati oggi.

Era chiaro che la scelta del passo lungo, unitamente alle geometrie e all’assetto, sarebbero stati efficienti in alcuni circuiti e meno in altri e, visto il risultato, è evidente che la Mp4-26 non digeriva bene il circuito di Istanbul. Hamilton e Button ci hanno messo comunque il cuore, rendendosi protagonisti di una corsa entusiasmante. Nello strapotere di Sebastian Vettel, disinvolto vincitore in Turchia, i due alfieri della McLaren sono stati senza dubbio attori protagonisti della corsa, soprattutto nelle prime fasi di gara, quando si sono trovati più volte nelle rispettive scie e hanno dato vita ad una battaglia senza troppi complimenti.

Hamilton, dopo una buona partenza, ha provato a scavalcare Webber ma è finito sullo sporco; nel tentativo disperato di riportare la sua McLaren in traiettoria, ha dovuto cedere la posizione ad Alonso e al compagno di squadra. I due si sono superati più volte, prendendosi anche qualche rischio di troppo, ma ciò ha infiammato la corsa. L’anglo caraibico è stato poi sfortunato ai box al terzo pit stop, con l’anteriore destra che non ne voleva sapere di avvitarsi; quest’inconveniente gli ha fatto perdere molti secondi preziosi, che lo hanno privato della possibilità di avvicinarsi a Webber ed Alonso:

Ho fatto una buona partenza ma ho commesso un errore alla curva 3 mentre cercavo di superare Webber – commenta un deluso Hamilton a fine gara. Quello è stato il momento cruciale: sono finito dietro ad Alonso e a Button, altrimenti credo che avrei potuto combattere per il secondo o terzo posto. La battaglia con Jenson è stata bella e corretta come sempre, ma quella ed il fatto che avevo troppa ala, mi hanno messo in difficoltà con le gomme posteriori. Le mie gomme sono finite e ciò mi ha costretto a ricorrere ad una quarta sosta. Tenendo conto che ho perso tempo alla terza sosta, penso che stavamo recuperando abbastanza bene. Potevamo sicuramente fare meglio oggi, ma iniziare quarto e sesto e finire quarto e sesto non è poi così male.

Jenson Button è stato bravo ad approfittare dell’inconveniente del compagno di squadra, così come è stato molto efficace negli innumerevoli sorpassi di cui si è reso protagonista. Stando alle dichiarazioni del pilota inglese, la strategia della McLaren inizialmente prevedeva solo tre soste, ma i tecnici hanno peccato di troppa cautela, richiamando Button ai box sempre troppo presto. Era quinto fino a cinque giri dal termine, quando è arrivato Rosberg di gran carriera e con le gomme morbide contro il quale non ha potuto fare assolutamente nulla:

E’ un peccato finire così indietro dopo che nella prima fase sembrava essere andato tutto così bene. Come strategia non penso che abbiamo scelto quella giusta oggi. La battaglia con Lewis è stata molto divertente e c’era molta adrenalina in pista ma sono deluso di aver finito la gara in sesta posizione. La macchina era buona ma la strategia no. Penso che molti avevano cominciato la gara pensando a tre pit stop, ma dopo aver danneggiato le gomme nel primo stint, hanno cambiato strategia. Noi no; sono stato bravo a mantenere un paio di giri e le gomme tenevano bene, ma credo che i due pit stop successivi sono stati fatti troppo presto rispetto a quanto le gomme potevano ancora dare e questo è molto deludente. Non abbiamo ritardato abbastanza le soste e le gomme erano ancora buone alla fine di ogni stop. Avremmo potuto restare in pista ancora a lungo, perchè ciò ha reso l’ultimo stint estremamente difficile. Nell’ultima fase ho cercato di tirare fuori il massimo dalla macchina ma era davvero dura perchè la differenza di passo tra le gomme fresche e quelle usate era enorme.

Rassegnato a causa dello strapotere della Red Bull, il team principal Martin Withmarsh è comunque riuscito a trovare il positivo da una corsa in cui, realmente, non ci si poteva aspettare molto di più:

Alla McLaren non abbiamo mai impedito ai nostri piloti di battagliare tra di loro ed è quello che hanno fatto oggi. E’ stato molto bello da vedere. Loro si trovano molto bene fuori dalla pista, come ben sapete, ma in pista combattono tra loro come con qualsiasi altro pilota ed è così che dovrebbe essere. Siamo secondi nel campionato costruttori e Lewis è secondo in quello piloti e continueremo a lavorare per trasformare quei “secondi” in “primi”. Infine voglio dire qualcosa al nostro Pete Vale, il nostro capo meccanico che opera al “lecca lecca” durante il pit stop. Ha agito rapidamente durante il problema alla ruota di Lewis, riuscendo a prevenire una possibile collisione, quindi ben fatto Pete!

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