Vettel in pole, ma si teme per il KERS

Su una pista dove l’aerodinamica non arriva a dare grandi vantaggi, la Red Bull torna tra gli umani. Sulla pista di Montreal, la RB7 dimostra di non essere ancora perfetta e qualche lacuna c’è ancora. Nonostante Vettel non lo dia a vedere, riuscendo a stampare un giro singolo che gli vale la pole, Webber non riesce ancora a dare la zampata giusta.

L’australiano è quello che soffre di più. Nella terza sessione di libere, un problema al KERS gli ha impedito di effettuare la sessione, lasciando sicuramente un po’ di feeling lungo la strada. I problemi con il sistema di recupero dell’energia cinetica non finiscono, così Mark è costretto a fare le qualifiche senza il dispositivo: “Non potevo fare di meglio – dice Webber – perché non avevo il KERS, dunque la mia prestazione è condizonata. I miei meccanici hanno fatto il possibile per risolvere il problema, ma al primo giro si è ripresentato di nuovo. In Q3 abbiamo provato a ripristinarlo, ma non c’è stato nulla da fare. La prima fila qui era possibile e sarebbe stato meglio, ma partirò domani dal lato pulito. In fondo, sarà una gara lunga ed interessante”.

Tra le due Red Bull si sono piazzate le due Ferrari, pronte a dare una svolta alla corsa, sognando in grande. Vettel è consapevole che il vantaggio della pole gli potrebbe valere a poco in una corsa simile ad una lotteria domani: “Non è un circuito favorevole a noi, non ci sono curve ad alta velocità, ma possiamo essere ottimisti. Di sicuro non sarà facile, ma siamo pronti a lottare, mi aspetto una corsa serrata come quella di Montecarlo”.

Si teme che il problema al KERS accorso a Webber possa ripresentarsi sulla vettura del poleman. Vettel comunque minimizza: “Al momento è andato tutto bene. Certo, il nostro KERS è più a rischio rispetto ad un cedimento di un motore Ferrari, ma penso saremo in grado di trovare una soluzione al problema di Mark prima che si possa ripresantare”

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