“La F1 che vorrei”, l’opinione di Gianfranco Mazzoni

Continua il nostro sondaggione aperto che prende il nome de “La Formula 1 che vorrei” e con esso arrivano anche le vostre e-mail sulle idee per migliorare il circus all’indirizzo laf1chevorrei@blogf1.it. Dopo aver sentito il parere di Carlo Vanzini, questa settimana sentiamo il parere della voce storica dei gran premi di F1 per l’Italia che da anni ci accompagna nei weekend di gara: Gianfranco Mazzoni, giornalista per Rai Sport.

D: Gianfranco, tre le e-mail dei nostri lettori, molti invocano un cambio regolamentare per quanto riguarda gli pneumatici. Il coro è univoco: sarebbe meglio che la Pirelli portasse per ogni weekend le quattro mescole, lasciando ai team la decisione su quali utilizzare dopo le libere. Sarebbe un grosso impegno per la Pirelli, ma comunque fattibile, non credi?

R: “Direi di si e sembra dello stesso parere anche Tronchetti Provera. Forse sarà gà così dal prossimo anno, la Pirelli si è detta pronta”.

D: Tra le proposte degli appassionati, ne spicca una che attinge dalla MotoGP. Dato che si parla sempre più spesso di riduzione dei consumi, qualcuno suggeriva di stabilire un quantitativo fisso di carburante da imbarcare sulle monoposto,  costringendo così i motoristi a lavorare anche su questo aspetto. Pensi potrebbe essere una valida idea?

R: “Potrebbe anche essere una proposta interessante, ma non si deve comunque snaturare il senso sportivo e tecnologico della Formula 1. Penso che troppe limitazioni possono risultare dannose”.

D: Passando alle proposte sulla gestione della corsa vera e propria, si è discusso tanto anche per come, negli ultimi anni, la pioggia sia diventata uno spauracchio e i piloti invochino subito la safety car al primo accenno di aquaplaning. La sensazione è che ormai basta anche qualche spruzzo d’acqua per avere anche una partenza dietro safety car…

R: “Cosa si direbbe se la direzione gara imponesse di far correre i piloti sotto la pioggia e si verificasse un incidente mortale? I commissari di gara devono tener conto delle indicazioni dei piloti; se questi hanno meno coraggio dei colleghi di un tempo, dobbiamo farcene una ragione. Certo, anche io ricordo che una volta, sotto la pioggia, si correva molto di più. In Canada comunque la situazione è stata gestita bene”.

D: Infine, ultima domanda che è quella di rito. Su cosa lavorerebbe Gianfranco Mazzoni per migliorare la Formula 1?

R: “Ho già tanto da lavorare per fare la mia parte che lascio volentieri ad altri il compito di pensarci. Come diceva il comico Maurizio Ferrini: <<Non capisco, ma mi adeguo>>”

Lascia un commento