Pole position di un Vettel super concentrato.

Chi ha fatto la pole? E’ la domanda più banale del momento, un pò come se chiedeste a qualcuno di che colore è il cielo. In realtà esistono tante sfumature di blu, così come esistono tanti modi di ottenere una pole position. Probabilmente, infatti, questa è stata la pole position più difficile ottenuta dalla Red Bull sin dall’inizio della stagione, tanto che negli ultimi minuti sembrava che a potersela giocare fossero più Hamilton e Alonso, il più veloce nelle prime due sessioni, che i soliti alfieri della lattina.

Non è un caso quindi che Sebastian Vettel abbia dovuto concentrarsi profondamente per mettere la sua vettura davanti a tutti; gli altri hanno notevolmente ridotto il gap dal mostro firmato Newey e sono ormai lontani i momenti in cui i due della Red Bull si godevano gli ultimi minuti della Q3 comodamente “in salotto”.

Dopo essersi nascosto nelle prime due sessioni, illudendo Hamilton e Alonso, alla fine addirittura quinto, di poter lottare per la pole, Seb ha tirato fuori il giro perfetto quando già sventolava la bandiera a scacchi, staccando di appena un decimo e mezzo Hamilton:

Penso sia stata una sessione molto buona per noi – commenta Vettel, che ritorna in pole dopo due GP di “digiuno. Le McLaren erano molto veloci ma credo che abbiamo lavorato molto bene e mi sentivo molto meglio oggi. Abbiamo cambiato molte cose sulla macchina durante la notte e i ragazzi hanno lavorato duramente riposando poco ma penso che un risutato del genere sia il miglior modo per ringraziarli. Sono fiducioso; oggi avevo un ottimo feeling con la macchina ed ora guardo a domani. 

Niente pole position nè prima fila per Mark Webber, afflitto dai soliti problemi al kers, tallone d’Achille della vettura di Newey. L’australiano è solo sesto e domani sarà chiamato nuovamente alla sfida che ultimamente gli crea più problemi: azzeccare una partenza come si deve. La pista è difficile e sarà difficile sorpassare:

La terza fila non è dove vorrei essere ma non ho ottenuto il massimo dalla macchina e dalle gomme. Il kers faceva le bizze; non l’avevo nella Q2 e l’ho avuto nell’ultimo giro in Q3, ma alla fine non ero così veloce. Dobbiamo vedere domani cosa succederà. 

 

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