Beffa Ferrari: Alonso (4°) giù dal podio mondiale

Ferrari giù dal podio a San Paolo, nell’ultima gara di una stagione quasi da dimenticare, non fosse per i dieci podi (impreziositi da una vittoria) di Fernando Alonso. L’unico a salvarsi.

Anche oggi lo spagnolo ha combattutto come un leone, bellissimo il sorpasso all’esterno ai danni di Jenson Button nelle prime fasi di gara. Sorpasso che vale il podio virtuale, difeso finchè si è potuto. Fino al momento delle gomme medie.

E siamo sempre lì, con la Ferrari double face che con le coperture più dure proprio non va. L’ultima gara come la prima, niente è cambiato. E così la Rossa è capace di perdere anche la “finalina” per il terzo posto iridato. Manca il carico necessario nella tortuosa parte centrale, manca la giusta trazione in uscita dalla Junçao.

E così uno scatenato Jenson Button su gomme prime umilia letteralmente la Ferrari scalzando Alonso dal podio in Brasile e dal podio iridato. A vantaggio di Mark Webber. Che non convince ma vince in terra carioca, e tanto basta.

Fernando Alonso chiude quarto a Interlagos. L’asturiano è sorridente davanti ai microfoni, nonostante la delusione finale. Parlando da vero aziendalista:

“Buona partenza e bene i primi giri. Con le morbide eravamo competitivi, con le dure abbiamo perso performance. Questa è un po’ la sintesi dell’anno. Ma noi siamo orgogliosi del lavoro fatto, la squadra è stata perfetta, massimizzando ogni week end il potenziale della vettura. Purtroppo la macchina non era competitiva. Squadra fantastica nei pit stop e nelle strategie; per vincere il campionato serve solo una vettura più veloce per finire con più regolarità nelle prime posizioni”.

Felipe Massa, idolo di casa, promette alla vigilia di lottare per il podio ma ancora una volta corre lontano dai primi. Sarà quinto alla fine. Il suo miglior risultato stagionale. Anno davvero mediocre per il brasiliano.

Il team principal Stefano Domenicali, laconico, ha commentato: “Con le soft le cose andavano abbastanza bene, peccato che con le medie eravamo troppo lenti”. Che novità, meno male che è finita.

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