Gp Brasile: pagelle con “problemi al cambio”

Mark Webber 9 Si riaffaccia in prima fila e stavolta parte benino riuscendo a difendersi dall’attacco di Button. Poi è bravo ad approfittare dei “problemini tecnici” del compagno-dominatore Vettel e a raccogliere la sua unica vittoria stagionale. Servitagli dal team su un piatto d’argento. Un contentino, prezioso, che gli permette di chiudere terzo nel mondiale. Quanto meritatamente non si sa, ma è il settimo sigillo e sul podio balla con il trofeo. DANZA CANGURO

Sebastian Vettel 8,5 Fantastico in prova, il record di 15 pole è il sigillo finale di una stagione pazzesca. Ma quei teatrini plateali con i box lasciano leggermente perplessi. Con l’ingegnere che gli intima di non tirare le marce e con lui che un po’ lo ascolta e un po’ no. Seb apre fin troppo spudoratamente un’autostrada a Webber in un malcelato gioco di squadra. A meno di non credere ai “gravi problemi al cambio” . Problemi che se veri gli avrebbero fatto fare la fine di Hamilton, altro che secondo posto in carrozza. Il toro diventa una renna. BABBO NATALE

Jenson Button 8 Più veloce di Hamilton in qualifica, parte terzo e chiude nella stessa posizione. Dopo una gara intelligente corsa per la maggior parte con le gomme medie, che si sposano perfettamente al suo stile di guida. Soffre oltremodo con le soft, subendo da Fernando Alonso uno di quei sorpassi che fanno male all’orgoglio. Si rifà con gli interessi nell’ultimo stint sverniciando la Ferrari e riprendendosi il podio. Suggella così il suo secondo posto in classifica piloti. PRAGMATICO

Fernando Alonso 9 Di più non poteva fare. Dà tutto in prova dove avvicina le McLaren con la sua 150° Italia priva di carico aerodinamico. Si supera in gara quando si invola a caccia dei bibitari dopo un sorpasso da fenomeno vero ai danni di Button. Parte anche bene come al solito. Insomma la solita gara perfetta rovinata dalla scarsa competitivà della vettura. Meritava il podio a San Paolo e nel mondiale. Beffa immeritata. ASPETTANDO TEMPI MIGLIORI

Felipe Massa 5,5 Alla vigilia promette di dare il meglio di se a Interlagos. Alla fine è quinto davanti al suo pubblico, eguagliando così il suo miglior risultato stagionale. Felipe saluta la torcida con i burnout come se avesse vinto, invece è stato protagonista della solita anonima gara. Stagione semplicemente da dimenticare. DELUDENTE

Lewis Hamilton 6 Dopo la splendida vittoria negli Emirati Arabi ecco una gara alquanto tormentata. Dalla partenza, bruttina, a un ritiro per problemi al cambio fulmineo e indolore. Il podio era comunque lontano.

Adrian Sutil 8 Gara fantastica quella del pianista della Force India.  Ottavo in prova e sesto al traguardo, dopo aver duellato a lungo con la Mercedes di Nico Rosberg. Otto punti pesantissimi che gli permettono di chiudere la stagione al nono posto, davanti ai piloti Reanult. BRAVO

Nico Rosberg 6,5 In qualifica è bravo a inserirsi tra le due Ferrari, in gara non mantiene le promesse della vigilia e alla fine si fa superare anche dalla Force India di Sutil. Stagione no per la Mercedes Gp. Almeno chiude a punti.

Paul di Resta 7 L’esordiente scozzese, undicesimo in griglia, completa la giornata positiva degli indiani dopo una gara corsa sempre in zona punti. Ottavo al traguardo. PRESENTE

Kamui Kobayashi 7,5 Il risveglio del samurai; dopo il punticino di Abu Dhabi ne arrivano altri due in Brasile. Gara accorta e combattuta, con sorpassi fatti e ricevuti. E pensare che partiva sedicesimo. Ma alla fine il simpatico giapponese regala il settimo posto Costruttori alla Sauber. Battute le Toro Rosso in un vero e proprio spareggio. BENTORNATO

Vitaly Petrov 6 In settimana manda la Renault a quel paese per il mancato sviluppo. E forse non ha tutti i torti visto il crollo prestazionale della Black and Gold. Boullier non ha gradito e adesso Vitaly rischia il sedile. In questo clima avvelenato è autore di una pessima qualifica a Interlagos. Ma in gara, partito quindicesimo, il russo risale fino al decimo posto rendendosi protagonista di una prova interessante. E raccogliendo un punticino iridato che almeno fa morale.

Toro Rosso 6 Buona season per la scuderia Faentina che purtroppo manca di poco l’appuntamento finale. Jaime Alguersuari (6) e Sebastien Buemi (6) chiudono a San Paolo rispettivamente in undicesima e dodicesima posizione. Mancando i punti e quindi non riuscendo a completare la bella rimonta sulla Sauber. BRAVI COMUNQUE

Rubens Barrichello 6 Malinconico Rubinho. Si abbandona anche lui alla moda dei caschi celebrativi del grande Ayrton, chiede il supporto della gente per quella che potrebb’essere la sua ultima gara. Vista la grande qualifica forse meriterebbe di continuare. Peccato che in partenza si emozioni un po’ troppo. La frizione qui in Brasile rischia sempre di scappare e così è. Chiude quattordicesimo dopo una gara onesta. Chissà se nel 2012 ci sarà. PAULISTA DOC

Michael Schumacher 6 Cattivo e forse troppo irruento nell’azione di attacco su Bruno Senna. Sfortunato nel bucare la posteriore sinistra in una manovra analoga a quella del 2006, quando l’avversario era Fisichella (sempre su Renault!). Anche stavolta è una rimonta. Niente a che vedere con quella grande e furiosa della sua prima “ultima gara“. Stavolta si arrampica soltanto fino al quindicesimo posto. Quelli erano altri tempi…

Bruno Senna 6 Convincente in prova. Si qualifica per il Q3 e sembra esaltarsi davanti alla curva che lo acclama. In gara si mantiene in top ten fino al drive thru’ rimediato nel contatto contro Schumacher. I commissari lo ritengono colpevole per la foratura del kaiser, probabilmente si è trattato di un normale contatto di gara.

Vito Liuzzi 6 In qualifica riesce a tenersi dietro il compagno di team ed entrambe le Virgin. Non male, peccato che in gara non vede il traguardo finendo lungo alla prima curva.

Altri: Pastor Maldonado (5); Sergio Perez (5,5); Heikki Kovalainen (6,5;); Jarno Trulli (6); Jerome D’Ambrosio (6); Timo Glock (5)

Nick Heidfeld 6 politico Perchè arriva undicesimo nel mondiale a soli tre punti di distacco da Petrov. Ma correndo ben otto gare in meno, causa un siluramento che la dice lunga sulla politica piloti della Lotus Renault…

Gp del Brasile 5,5 Gara sufficientemente noiosa, dominata ancora una volta dalle lattine blu. Con in più il teatrino Red Bull per far vincere Webber. Un regalino al cangurone per la fedeltà dimostrata durante l’anno. E la pioggia tanto annunciata che non arriva. Degna conclusione di una stagione che non aveva più nulla da dire.

Ferrari 5 Stagione che si chiude a testa bassa. L’unico obiettivo a Interlagos era quello di difendere il terzo posto in classifica di Fernando Alonso. Risultato che lo spagnolo avrebbe ampiamente meritato per come ha corso durante l’anno. E con dodici punti di vantaggio sembrava cosa fatta. Invece per questa Ferrari indifesa e remissiva non c’è limite al peggio. VOLTARE PAGINA, SUBITO.

Red Bull 3 I giochi di squadra sono permessi, forse qualcuno dovrebbe ricordarlo a Horner & Co. Provoca quasi fastidio l’immagine di Vettel che gironzola in pista a passo d’uomo per far vincere il compagno di squadra. Francamente non si sentiva il bisogno di questa buffonata. Comprensibile la volontà di vincere con entrambi i piloti in una stagione così. Comprensibile la volontà di portare Webber a Parigi per le premiazioni di fine anno. Però ci vuole stile, quello che in Brasile è mancato alla Red Bull.

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