A Raikkonen serve una Lotus disegnata su misura

La Lotus ha piazzato un gran colpo di mercato, sullo stile di una squadra di calcio che compra un campione per fare il salto di qualità.

Ma per vincere in F1 non basta avere nel team un pilota veloce , serve anche una monoposto competitiva ed è questo l’aspetto sul quale maggiormente dovranno lavorare a Enstone.

Perchè se è vero che il piazzamento del 2011 è lo stesso dell’anno scorso, va anche osservato come i punti totalizzati siano stati meno della metà. E non basta l’assenza di Kubica a giustificare un calo di tale portata.

Perch’ l’R31 è risultata un progetto quasi fallimentare, come ammesso tra le righe anche dal direttore tecnico James Allison. Gli scarichi centrali sono stati un vero e proprio flop. Eccetto il sound motociclistico e l’exploit delle prime gare l’ormai ex Renault ha vivacchiato a centrogruppo (o poco più su) per gran parte del campionato.

Gli anglofrancesi hanno promesso a Raikkonen una vettura da top ten, e la Lotus Renault delle ultime gare lo era a stento, incalzata dalle sempre più brillanti Force India e Toro Rosso.

Raikkonen e Boullier hanno scomesso l’uno sull’altro, e non possono tradire la reciproca fiducia che si sono dati. Kimi dovrà presentarsi tirato a lucido e con gli “occhi della tigre”, affamato come non lo è mai stato. Dal canto loro i tecnici Lotus guidati da Allison dovranno disegnargli una vettura su misura.

Dovranno saperlo ascoltare, capire, assecondare. Guai a non seguire in fase di progettazione finale le idee di Raikkonen.

La nuova Lotus dovrà essere una vettura dal comportamento neutro. Una macchina magari conservativa, tradizionale, priva di diavolerie dell’ultima ora ma facile da mettere a punto. Un’auto sulla quale poter lavorare in modo maniacale ad ogni Gp.

Per un pilota sensibile come Raikkonen l’assetto giusto è la prima cosa. Guai a dare al finnico una macchina che non sente “sua”, che non gli dà il giusto feedback.

La monoposto dovrà essere bilanciata e stabile, per niente tendente al sovrasterzo. Solo così  la guida chirurgica e pulita del pilota di Espoo potrà rendere al massimo.

Ideale magari sarebbe disegnare una macchina a passo lungo, così da favorire la guida lineare del finlandese nei circuiti che più ama, come Spa. La F2007 era una “limousine” e Kimi si laureò campione.

Altra incognita per Iceman, poi, sono gli pneumatici Pirelli tutti da scoprire. Non le slick con le quali ha corso, più che bene, nel 2009. Insomma Raikkonen non dovrebbe patire quei problemi con le gomme che hanno afflitto un maestro della categoria come Schumacher.

Perchè queste gomme favoriscono chi guida pulito, vedi Button e Vettel (quest’ultimo magistrale nell’aver adattato il suo stile di guida alle nuove regole). Proprio osservando le traiettorie di Seb quest’anno a qualche appassionato sarà capitato di pensare: guida come Raikkonen.

Ovvero una guida morbida, precisa ma sempre al limite. Un inno all’istinto della velocità. Per far suonare il quale serve una Lotus che assecondi una sensibilità di piede e di sterzo fuori dal comune.

E allora si che i presupposti per un ritorno in grande stile ci sarebbero tutti.

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