HRT vuole creare una squadra tutta spagnola

La HRT sta portando avanti una rivoluzione interna per puntare ad essere il nuovo punto di riferimento per i giovani piloti spagnoli che vogliono approdare in Formula 1.

L’arrivo di Thesan Capital nella proprietà della squadra sta migliorando la situazione lasciata dalla gestione di Carabante. Un passo alla volta, progressi quasi invisibili, ma con l’intenzione di concretizzarli nel tempo.

Il primo passo, un po’ a sorpresa per tutti, è stato quello di ingaggiare un pilota di esperienza come Pedro De La Rosa. Con i suoi quarant’anni e la lunga esperienza in McLaren, lo spagnolo sembra essere l’uomo designato per guidare lo sviluppo di una monoposto che in due anni non ha mostrato nessun briciolo di competitività.

Sul secondo pilota, vige ancora l’incertezza. Saul Ruiz de Marcos, direttore generale alla HRT, ha spiegato i progetti del team: “Ho spesso criticato la precedente gestione per aver preso i colori della bandiera spagnola e di averli relegati in fondo alla griglia di partenza. Questa è una azienda piccola, ma possiede un potenziale enorme. Vogliamo essere una casa per i talenti spagnoli”.

Un team che sarà fortemente legato alla propria nazione. la Spagna. E l’arrivo di Dani Clos, quasi certamente come terzo pilota, ne è la conferma: “Clos sarà orientato verso la GP2 il prossimo anno, ma in un modo o nell’altro, sarà legato anche a noi durante i Gran Premi”.

Resta dunque da capire chi si affiancherà in gara a De La Rosa. Sembra da escludere una conferma di Liuzzi, vista l’intenzione di creare un team interamente dai colori giallorossi: “Confido nell’annunciare il secondo pilota nelle prossime due settimane”, ha ammesso de Marcos.

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