Vettel è il moderno Fangio! Parola di Stirling Moss

Una leggenda del passato che esalta un campione del presente. In una recente intervista Stirling Moss ha definito Sebastian Vettel il Juan Manuel Fangio dei tempi moderni. Moss fu uno dei più grandi rivali del cinque volte Campione del Mondo argentino negli anni ’50. Oltre che suo compagno di squadra in Mercedes nel 1955. Secondo il pilota inglese la superiorità che dimostra Vettel oggi è paragonabile a quella che metteva in campo Fangio ai suoi tempi.

Non è cosa così comune che, in un mondo competitivo come quello della Formula 1, un campione del passato paragoni un giovane talento proprio ad un suo rivale. Anche perchè non parliamo di un pilota qualsiasi, ma di Stirling Moss. Il suo nome è spesso stato accostato all’epiteto di Re senza Corona. Questo perchè Moss è il pilota con maggior numero di vittorie in F1 che non sia però mai arrivato a vincere un titolo mondiale. 16 i suoi successi sui tracciati del Mondiale. Una sorta di eterno secondo, visti i suoi piazzamenti sul secondo gradino del podio mondiale nel 1955, ’56, ’57, ’58.

Moss, oggi 83enne, ha avuto parole d’elogio per Seb, paragonandolo appunto al suo rivale, Juan Manuel:

Vettel è davvero un moderno Fangio nella Formula 1. Non riesco a vedere nessun altro con la sua naturale abilità, con quel modo di essere così forte. Sebastian è eccezionale, ma ha anche la macchina migliore, cosa abbastanza giusta, perchè normalmente il miglior pilota ha la migliore macchina. Quando c’era Fangio lui otteneva ciò che voleva, e poi tutto ciò che rimaneva. Button e Hamilton (parlando dei talenti inglesi ndr) sono lassù, ma non altrettanto in alto. Lewis fa cose strane, con lui non si può mai essere sicuri. Punterei i miei soldi su Jenson. Certo Lewis è terrificante, sa essere velocissimo, ma Jenson riflette sulle cose che fa meglio di lui. Button riesce a capire meglio le situazioni, come quando piove e bisogna decidere quando cambiare le gomme. Comunque siamo fortunati che Vettel abbia un gran senso dell’umorismo. E’ un Campione del Mondo dannatamente bravo. Non riesco a pensare a molte altre persone che sono arrivate in quella posizione e restituiscono tanto quanto ottengono, lui lo sa davvero fare!”.

Insomma una legittimazione di gran valore, quella che arriva per Vettel. Che tra l’altro venerdì prossimo riceverà il più ambito premio tedesco in ambito sportivo: la foglia d’alloro d’argento. L’ambito riconoscimento gli sarà consegnato al rientro dai primi due giorni di test a Barcellona (martedì e mercoledì prossimi). Vettel infatti scenderà in pista per primo con la RB8, poi lascerà il posto a Webber. A premiarlo, nel Palazzo Bellevue a Berlino, sarebbe dovuto essere l’ormai ex Presidente tedesco, Christian Wulff, da poco dimessosi. Anche Michael Schumacher vinse la foglia d’alloro d’argento, dopo aver conquistato il titolo mondiale nel 1995.

Ma intanto, come detto, per Vettel arriva la consacrazione da parte di Stirling Moss, il cui nome suona davvero come un’onoreficenza ufficiosa. Per molti anni infatti, durante e dopo la carriera del londinese, circolò in Gran Bretagna la frase retorica “Chi ti credi di essere, Stirling Moss?”, per apostrofare qualcuno con una guida particolarmente sportiva. A usare l’espressione erano soprattutto i poliziotti inglesi quando fermavano gli automobilisti per eccesso di velocità. Moss ha raccontato che egli stesso, una volta, fu fermato  e gli venne posta questa domanda, con l’agente che inizialmente non l’aveva riconosciuto. Adesso potrebbero girarla a Vettel: “Chi ti credi di essere, Moss o Fangio?“. Ma lui farebbe un sorriso alzando l’indice destro in segno di vittoria.

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