FIA intransigente: aggiornamento della ECU contro i soffiaggi

La questione scarichi soffiati non macchierà anche la stagione 2012. Ne è pienamente convinta la FIA che, a Barcellona, ha fatto chiarezza sulla scottante questione degli scarichi soffianti in rilascio.

Come avevamo riportato subito dopo i test di ieri pomeriggio, Charlie Whiting ha convocato il gruppo tecnico Red Bull e  quello Mercedes. Da quello che potevamo vedere dall’esterno, la riunione è iniziata in due uffici distinti e separati, con Brawn a colloquio diretto con Whiting. Non possiamo escludere, però, che in un secondo momento la discussione sia stata “unificata”, dato che i due uffici avevano una porta interna comunicante. Una mezz’ora buona chiusi dentro, poi finalmente le prime notizie in merito.

La questione è semplice: la FIA ha ricevuto informazioni da un motorista (per esclusione Ferrari o Cosworth, ndr) secondo cui alcune mappature dei motori permettevano ancora di utilizzare gli scarichi soffianti in rilascio. I limiti posti sulla centralina unica, imposti dalla FIA già lo scorso ottobre, si sono rivelati insufficienti.

Tuttavia, la Federazione ha tenuto la linea dura ed ha lavorato in maniera tale da escludere ogni probabilità di utilizzare i soffiaggi. Per questo motivo, i team sono stati avvertiti che dalla prossima settimana, la centralina unica (ECU) avrà un ulteriore aggiornamento che non consentirà l’utilizzo di tali escamotage.

Insomma, resta inteso che le squadre in fase di test sono libere di girare con tutte le soluzioni che ritengono opportune. Tuttavia, alle prime verifiche tecniche a Melbourne tutti devono avere le centraline aggiornate e le mappature secondo le linee guida indicate, in caso contrario non si potrà prendere parte alla corsa.

Mark Gillan, capo delle operazioni alla Williams, ha dichiarato ad Autosport: “Le direttive tecniche sulle mappature del motore, che conosciamo ormai da alcuni mesi, sono molto chiare. Come si può vedere lungo la pitlane, ci sono varie opzioni e stiamo studiano le soluzioni migliori per indirizzare al meglio i flussi dello scarico. Anche con nella nuova posizione c’è sicuramente della prestazione da tirar fuori, ma non è neanche minimamente paragonabile ai livelli dello scorso anno. Da parte nostra, abbiamo una buona idea dei limiti”.

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