Anche la Marussia contro le customer car

A intervenire sulla questione customer car stavolta è proprio uno di quei team che potrebbe trarne giovamento. Stiamo parlando della Marussia di John Booth, entrata nel circus iridato nel 2010, grazie alla proposta dell’allora presidente FIA Max Mosley di adottare un tetto di spesa massimo per una stagione di Formula 1. La scuderia russa, per mezzo del proprio team principal, ha però bocciato seccamente la proposta avanzata principalmente dalla Ferrari, che, a quanto pare, non sta trovando alcun seguito tra le altre scuderie del Circus.

John Booth crede che la reintroduzione delle customer car non aiuterebbe nè la Formula 1 nè il suo team in particolare, in difficoltà sin dal suo ingresso nel mondiale. Il concetto è tanto semplice quanto logico: “Se comprassimo la Red Bull della scorsa stagione”, spiega l’inglese, “quest’anno saremmo più veloci di altre dieci vetture sulla griglia. Toro Rosso e Force India, che han costruito delle ottime vetture negli ultimi campionati, si ritroverebbero in fondo alla griglia e anche loro comprerebbero delle Red Bull, e così finchè non avremmo 24 Red Bull. Non può funzionare”.

Una soluzione ci sarebbe, ed è quella che ha attratto l’allora Team Principal della Manor ad avanzare la proposta d’iscrizione per il campionato 2010: il budget cap. L’idea, che negli ultimi giorni è stata riproposta ancora da Ecclestone, sarebbe la scelta giusta per i piccoli team come la Marussia. “Il controllo dei costi e delle risorse“, ha continuato Booth, “funzionerebbe in modo molto migliore e renderebbe il parco macchine più competitivo senza ricorrere alle customer car. Suona come una grande idea, anche se dev’essere ancora perfezionata al 100% per farla funzionare a dovere”. Anche il CEO Marussia Graeme Lowdon si è schierato dalla parte del suo Team Principal: “Ci siamo affacciati alla Formula 1 per il budget cap che era stato proposto. Reintrodurlo sarebbe la cosa migliore”.

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