Kimi, Lotus mon amour: “Qui sto da dio”

“Non sono mai stato così bene in F1”. Laconico nella sentenza questo Raikkonen bis è una persona diversa: sorride, parla, si diverte.

Kimi Raikkonen da quando è in Lotus sembra lontano parente del finnico glaciale e ombroso degli anni McLaren e Ferrari.

Tutto merito di un ambiente diverso, più disteso, confortevole: “Se sono più rilassato è merito del team. Qui c’è un’atmosfera positiva. C’è un clima diverso rispetto a quello che ho sperimentato in passato. Sono tutti aperti, rilassati, tranquilli eppure lavorano benissimo e sono motivati a mille”.

“Sono determinato come sempre, anzi questo ambiente disteso mi aiuta a concentrarmi meglio sulla gara”.

Raikkonen non potrebbe mai rinnegare un passato glorioso fatto di diciotto vittorie e un titolo mondiale con la Ferrari. Ma certamente a Enstone ha avuto la fortuna, o il merito, di trovare una vettura competitiva disegnatagli su misura.

In Lotus regna il classico entusiasmo della squadra relativamente “giovane” che vuole soltanto crescere: “Noi siamo pronti per lottare con le big. Possiamo stare davanti a Mercedes e Ferrari a fine anno se continuiamo a lavorare così“. Così Alan Permane, capo ingegnere di pista, qualche giorno fa.

Kimi Raikkonen è un pilota tirato a lucido perchè sente intorno a sè tutta quella fiducia che, più per incomprensioni che altro, gli è mancata negli anni vincenti ma tormentati in Ferrari.

La Lotus lo ha cercato, lo ha voluto a tutti costi e l’ha messo al centro del proprio progetto tecnico. Eric Boullier ha creduto più di tutti nelle capacità innate di Iceman. Sensibile e fulmineo nella guida, fine collaudatore, bravo in tutte le condizioni.

Kimi stavolta è la prima guida su cui puntare per costruire un futuro radioso. Non il pilota veloce ma di passaggio, non quel campione-traghettatore, quel precario da mondiale, che è stato negli anni della Rossa.

E lui ha risposto alla grande, dimostrandosi più coinvolto che mai: “Sinora siamo stati sfortunati. Il problema in qualifica in Australia, il cambio rotto in Malesia. Abbiamo il passo per stare davanti, ci serve solo un pizzico di fortuna in più”. E poi ne vedremo delle belle, aggiungiamo noi.

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