Qualifiche McLaren in Spagna: Lewis ride, Jenson no!

Qualifiche agrodolci per la McLaren, quelle di quest’oggi a Barcelona. Se Hamiton vola in pole, conquistando la 22esima della sua carriera, Button rimane addirittura fuori dalla Q3 e colleziona un poco lusinghiero 11esimo posto. A far compagnia a Lewis, in prima fila, un raggiante Pastor Maldonado, velocissimo sulla sua Williams. Primo venezuelano a conquistare la prima fila in F1, nella storia del Circus. Terzo Alonso; in difficoltà le Red Bull, dietro alle sempre più convincenti ed efficaci Lotus.

Che Hamilton avrebbe fatto il bello e il cattivo tempo oggi in Spagna, lo si era capito. Nessuno come lui (eccetto Maldonado) si è così ben adattato alle condizioni di una pista che viene vista come una sorta di termometro per l’intera stagione. Un tracciato molto tecnico e vario, molto poco gentile con le gomme. Un tracciato però sul quale le squadre hanno potuto sfruttare i dati raccolti durante i test invernali svolti proprio qui pochi mesi fa. Tuttavia le condizioni della pista erano molto diverse. Particolarmente fredda in inverno, già molto calda in questo week end.

Qui le Pirelli portano due mescole non contigue: soft e hard. Con le dure che sembrano addirittura andare meglio delle gialle. Ma torniamo alle Frecce d’Argento inglesi. Corposo il pacchetto di aggiornamenti aerodinamici portato qui da Woking, sulla scorta dei test del Mugello. Hamilton si è detto molto contento e soddisfatto delle migliorie apportate alla monoposto. Altrettanto non ha potuto dire Jenson Button. Costantemente in difficoltà con la vettura inglese. Somerset Boy ha lamentato troppo sottosterzo e un non ottimale bilanciamento dei freni. L’ex pilota della Brawn GP ha quindi disputato una Qualifica sulla difensiva, mai a proprio agio con la macchina. Cercherà di rifarsi domani.

Lewis invece volava. Tra le mani una McLaren con un assetto particolarmente rigido. A copiare ed assorbire i violenti sobbalzi di un tracciato dove i cordoli non perdonano ci hanno quindi pensato gli pneumatici italiani. Ma il gran salto di qualità pare lo abbiano fatto, come detto, con gli upgrades arrivati dalla factory. L’area dove i tecnici di Woking hanno lavorato di più è stata certamente l’anteriore. Nel muso si è vista una concessione alla filosofia dello scalino, ripudiata dal team di Withmarsh e compagni a inizio stagione. Si nota un’evidente sagomatura verso il basso, che comporta una maggiore pulizia e altezza della parte inferiore, così da raccogliere più aria da indirizzare su fondo e diffusore, per un maggiore carico aerodinamico.

Tutte novità che sono diventate armi sapienti nelle mani di Lewis Hamilton, che mette tutti in riga. La spunta su un pur velocissimo Maldonado, si conferma superiore alla Ferrari, tiene a distanza di sicurezza le arrembanti Lotus, fa venire i mal di testa alla Red Bull. Tutte ottime premesse per la gara di domani, per la quale lo stesso Hamilton si aspetta un ottimo passo gara, anche da parte del suo compagno di squadra. Inoltre, negli ultimi dieci anni, il pilota in pole ha vinto nove volte su dieci.

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