La Ferrari si gode il primato e pensa alla qualifica…

Soddisfazione, tanta, per la testa del mondiale e per un miglioramento concreto, importante, significativo. Due mesi fa su questa Ferrari nessuno ci avrebbe puntato un euro. Risorta come un fenice, la Scuderia di Maranello ha tutte le carte in regola per giocarsi il mondiale.

La macchina è equilibrata, ben bilanciata, stabile e gentile con le mescole. Alla F2012 manca soltanto un po’ di carico aerodinamico per fare il definitivo salto di qualità.

Stefano Domenicali non nasconde la gioia, si gode la quiete dopo la tempesta e sa che il destino è tutto nelle mani dei suoi uomini. Non si può sbagliare niente. Non con un pilota praticamente perfetto come l’Alonso ammirato in queste due ultime stagioni. Capace di capitalizzare al massimo, se non superare, il potenziale della vettura.

“Fernando è il pilota più costante di tutti in questo mondiale, così almeno dicono i numeri. Ci sono tanti concorrenti che sono forti. Dobbiamo spingere sullo sviluppo della macchina. Dobbiamo mettere carico sulla vettura senza perdere efficienza, mantenere la velocità ma acquisire anche trazione in uscita dalle curve lente”. Questo il diktat del team principal Ferrari.

L’obiettivo primario è quello di partire magari un po’ più avanti in griglia. L’allergia alla pole position è la nota dolente di una Ferrari che dal 2009 ad oggi ha conquistato solo due partenze al palo e un totale di sole sei prime file. Troppo poco in tre anni e sei gare.

“Non è possibile che tutti lottino per la pole position e noi no. Il nostro obiettivo dev’essere partire più avanti possibile. Perchè così anche la gara sarebbe più facile da gestire. Cambierebbe tutto. Dobbiamo lavorare duro su questo aspetto”.

Proprio l’anno scorso, in Canada, l’unica prima fila del 2011: “A Montreal avremo degli sviluppi collegati al tipo di tracciato, ma anche gli altri non staranno fermi. Questo mondiale lo vincerà chi porterà i migliori aggiormenti e chi sfrutterà alla perfezione le gomme”. A pesare insomma è la “preparazione” della vettura gara dopo gara. Assetto, piccole migliorie, gestione degli pneumatici. E’ un mondiale”microscopico” nel senso che si vince lavorando sui più piccoli particolari.

L’ultimo commento di Domenicali è ancora dedicato alla gara di Montecarlo, che ha visto tornare protagonista anche Felipe Massa: “Dal punto di vista della strategia siamo stati perfetti, il giro di Alonso a pista libera è stato straordinario e sono davvero contento per il fine settimana di Felipe, sempre competitivo e molto positivo nell’approccio”.

La ritrovata competitività si tramuta in fiducia e consapevolezza di non essere più inferiori a nessuno. O almeno, di essere indietro sul giro secco ma di avere una squadra, intesa come pacchetto auto-meccanici-pilota in grado di sovvertire ogni pronostico. Il terzo posto di ieri non è un risultato di per sè straordinario o favoloso ma è la conferma di una costanza che alla lunga potrebbe pagare, e tanto.

La Rossa è andata alla grande su due piste opposte, la selettiva e “stressante” Barcellona e il salotto tutto “carico” e trazione di Montecarlo. Se tra due settimane lotterà con i primi anche nella veloce Montreal, allora il Cavallino avrà fatto bingo.

Rimane la macchia del sabato, troppo spesso vissuto remando controvento. Migliorare lì significherebbe poter tornare a dettare l’andatura . E non ci sarebbe occasione più ghiotta di questo pazzo campionato 2012. Come ha detto Fernando Alonso nel dopo gara monegasco: “Keep the momentum”. Avanti Fer, avanti.

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