Haug ottimista sul futuro prossimo Mercedes

 Se due indizi non fanno una prova, stavolta, poco ci manca. La strepitosa pole di Schumacher ottenuta il sabato e l’ottimo secondo posto, con conseguente podio, portato a casa con apparente comodità da Nico Rosberg la domenica, hanno mostrato una crescita notevole della W03 che ha permesso alla casa di Stoccarda di placare le insistenti voci di un imminente disimpegno del team dalla F1.

Nonostante i problemi di gomme, che hanno caratterizzato l’inizio di stagione all’insegna di enormi difficoltà nella gara d’apertura in Australia e Malesia, Rosberg è stato il pilota a raccogliere il maggior numero di punti dal GP della Cina – brillantemente vinto – al GP monegasco, totalizzando 59 punti contro i 41 del leader della classifica iridata Alonso e riducendo così a 17 lunghezze il gap dalla vetta.

Questo salto di qualità è certamente dovuto alle ultime innovazioni tecniche quali il cambio in fibra di carbonio (usato già in Spagna, ma solo da Schumi) ed il muso con la parte centrale terminale più larga. Nel GP di Montecarlo è comparsa anche una nuova tipologia di sospensione posteriore con lo schema delle pinze-freni rivisto (in collaborazione con Brembo), così da poter abbassare il baricentro e sfruttare meglio gli pneumatici.

Norbert Haug rimane però con i piedi ben ancorati a terra, ricordando i primi due Gp della stagione, nei quali, la Mercedes pativa enormemente l’anomalo degrado dei pneumatici Pirelli: “Sappiamo di non aver capito perfettamente le ragioni dei nostri problemi nelle prime due gare, in realtà non abbiamo capito proprio nulla”. Haug, però rilancia: “E’ anche vero che se tornassimo oggi a disputare i primi due GP stagionali faremmo certamente un lavoro migliore, consentendo a Nico di prendere quei punti persi in Australia” e trovarsi in posizioni ancor più nobili della Classifica Piloti, aggiungiamo noi.

Ora si presentano due appuntamenti sulla carta favorevoli per le caratteristiche della W03, quali Canada e Valencia. Starà a Rosberg e Schumi far sì che, attraverso risultati convincenti nel mese di giugno, si possa concretizzare il terzo indizio che fa la prova. La prova che la Mercedes F1 AMG è finalmente tornata ai livelli di competitività che il suo blasone esige.

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