La McLaren si è persa: Hamilton solo 8°, Button 10°

La pioggia quest’oggi non è arrivata, ma la sostanza non è cambiata: la McLaren non c’è. Hamilton – a fatica – riporta al traguardo la vettura nella stessa posizione in cui l’aveva qualificata, mentre Button è riuscito a racimolare un punto, frutto più di una buona partenza e dei problemi altrui.

La prima parte di aggiornamenti portati in questa gara non ha sortito alcun effetto positivo sul passo gara di una McLaren in costante difficoltà, sia con le gomme dure che con quelle a mescola più morbida. La classifica piange, con la McLaren scavalcata nel mondiale costruttori da Lotus e Ferrari e con Hamilton e Button rispettivamente a 37 e 79 punti dal leader Alonso. Urge ritrovare quella competitività (e leggera superiorità) iniziale che non è stata sfruttata al meglio nei primi GP della stagione.

Già dalla partenza le cose si fanno difficili per Hamilton, che fatica a tenere il passo di chi gli è davanti, nonostante questi si siano fermati prima, date le coperture più soffici che montavano. Hamilton tiene le gomme dure fino al 21° giro, ritrovandosi anche in testa per qualche tornata, prima di venir superato da Alonso. Passato alle gomme morbide, il passo dell’anglocaraibico non è semplicemente all’altezza, tanto che dopo soli 7 giri lo si rivede ai box per ritornare alle gomme dure, che manterrà fino alla fine della gara.

Il box inizia ad elogiare un Lewis un pò frustrato, il quale addirittura chiede in quale posizione si trova, con chi sta gareggiando e se deve tenere quelle gomme fino alla fine con un velo di stupore. Pur tornando alle gomme dure, Hamilton fatica a tenere la 6° posizione e viene così passato prima dal rimontante Grosjean e poi dalla Mercedes di Schumacher, chiudendo così in 8° posizione.

Non è la McLaren che voglio guidare, è stata una giornata difficile“,  ha commentato duramente Hamilton. “Volevamo fare sicuramente meglio di così, ma non so se sono stati gli altri a essere troppo veloce o se eravamo noi troppo lenti o se è perchè non ha piovuto. Abbiamo del tempo e degli aggiornamenti in vista di Hockenheim, prego che funzionino” ha commentato un deluso Lewis.

Anche Button decide di montare gomme dure al via, con l’inglese che riesce a guadagnare 4 posizione nella prima tornata. Button si mette in scia di Kobayashi e da qui inizierà una gara al limite della zona punti, lottando soprattutto con B. Senna e Hulkenberg. Il ritiro di Perez gli fa guadagnare una posizione e a differenza del compagno di scuderia, mantiene le gomme soft per più tempo, montando così le coperture più dure nel finale. Il passo di Jenson inizia a migliorare, segnando anche per due volte il miglior giro in gara, ma senza riuscire a sferrare un vero e proprio attacco nei confronti di chi lo precede. Riesce a rientrare in zona punti grazie all’errore di Hulkenberg a due giri dalla fine, ma nelle ultime curve deve guardarsi dal ritorno prepotente di Kobayashi.

Non del tutto soddisfatto nemmeno Button, nonostante il punto racimolato nelle fasi finali della corsa. “Non abbiamo sbagliato niente oggi, penso soprattutto al box, e sono abbastanza felice di ciò. Purtroppo nei vari stint mancava velocità. Sono rimasto sorpreso di lottare con Sauber e Williams, pensavo di avere un passo superiore. Forse la strategia non è stata così azzeccata, sono un pò deluso nonostante il punto raccolto” ha dichiarato Jenson.

Umore nero anche per  il Team Principal Martin Whitmarsh, che svela che la McLaren si aspettava la pioggia per poter risalire in gara oggi: “Oggi è stata una gara veramente difficile, speravamo nel nostro tempo tipico inglese, invece non ci ha dato una mano. Hamilton nel primo stint non è andato male, forse il secondo è durato troppo poco, ma con le soft non avevamo proprio il passo. Per Jenson sapevamo che sarebbe stata dura data la posizione in griglia, ha comunque raccolto un punto. Week end deludente, dobbiamo lavorare duramente in vista del GP di Germania”.

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